Orwell sbagliava. Un'intervista-profezia sul 1984 di Ferdinando Adornato - Enrico Berlinguer - copertina
Orwell sbagliava. Un'intervista-profezia sul 1984 di Ferdinando Adornato - Enrico Berlinguer - copertina
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Letteratura: Italia
Orwell sbagliava. Un'intervista-profezia sul 1984 di Ferdinando Adornato
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Descrizione


«Oggi non sono entrati in discussione soltanto gli assetti produttivi e le strutture del capitalismo maturo, ma siamo di fronte a una vera e propria crisi del mondo. Viviamo in un’epoca per molti aspetti suprema della storia dell’uomo sia per le possibilità che per i rischi». Nel dicembre del 1983 «l’Unità» dedica uno speciale, a cura di Ferdinando Adornato, all’anno che verrà: quel 1984 tanto atteso e temuto, che porta con sé gli oscuri presagi dell’omonimo romanzo di George Orwell. Intellettuali, artisti e scrittori sono chiamati a interrogarsi sulla profezia orwelliana: l’attenzione è volta soprattutto ai nuovi scenari che il boom tecnologico del personal computer e dell’informatica cominciava a delineare. Ad aprire lo speciale è una lunga intervista a Enrico Berlinguer, una delle ultime. Un po’ a sorpresa, il leader del PCI si rivela tutt’altro che un “passatista”. Afferma, anzi, una visione positiva, quasi ottimistica, del futuro. Perfino di quello tecnologico. I nuovi mezzi a disposizione, secondo Berlinguer, potranno far avanzare l’umanità nel percorso di realizzazione degli individui che ha caratterizzato l’età contemporanea: a patto, però, di non sottovalutare quei campanelli di allarme che già stavano squillando. Non ultimo, l’impatto che il progresso tecnologico avrebbe provocato, oltre che sulle condizioni di vita dei lavoratori, anche su quelle del pianeta.

Dettagli

16 dicembre 2022
80 p., Brossura
9788893235563

Conosci l'autore

Foto di Enrico Berlinguer

Enrico Berlinguer

1922, Sassari

Enrico Berlinguer è stato uno dei leader politici più influenti della Prima Repubblica e segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 fino alla sua morte. Figura chiave dell’eurocomunismo, guidò il PCI verso un progressivo distacco dall’Unione Sovietica e promosse il compromesso storico, un'alleanza tra comunisti e democristiani per rafforzare la stabilità democratica in Italia. Celebre per il suo rigore etico e la battaglia sulla questione morale, incarnò un’idea di politica trasparente e vicina ai cittadini. Morì durante un comizio, lasciando un'eredità politica ancora oggi ricordata con rispetto e ammirazione.Fonte immagine: copertina La passione non è finita (Einaudi, 2015)

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