Un oscuro scrutare - Philip K. Dick - copertina
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Un oscuro scrutare
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Descrizione


Los Angeles, 1994: una droga misteriosa, la sostanza M, invade il mercato seminando follia e morte. La sua origine è ignota come la sua composizione e l'organizzazione che la diffonde. Bob Arctor, agente della sezione narcotici, si infiltra fra i tossici che ne fanno uso, per scoprire chi dirige le fila del traffico illegale: un abito speciale nasconde ai colleghi la sua identità e una sofisticata apparecchiatura elettronica gli consente addirittura di spiare sé stesso nella sua nuova condizione di drogato. Bob giungerà alla verità solo dopo essere sprofondato nel buio e nella disperazione della dipendenza. Un romanzo di straordinaria potenza emotiva, dedicato idealmente a quella generazione che dopo aver sognato un mondo diverso ha scoperto il baratro delle droghe, della dipendenza, dell'annullamento di sé. Canto del cigno di una generazione, "Un oscuro scrutare" è una vetta amara e lirica dell'opera di Philip K. Dick, e allo stesso tempo un romanzo sospeso tra giallo e fantascienza, ambientato in un futuro dominato dalla tecnologia e dalla manipolazione sociale. Introduzione di Carlo Pagetti. Postfazione di Francesco Marroni.

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Libreria Dedalus
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Dettagli

Tascabile
345 p., Brossura
A scanner darkly
9788834734056

Valutazioni e recensioni

  • Ho visto per primo il film di qualche anno fa. Mi aveva colpito come mai nessun'altro film basato su una storia di Dick. Quando poi ho deciso di leggere il libro ne son rimasto ancor più innamorato. Non solo il film è perfettamente tratto dal libro, ma il libro è qualcosa di fin troppo forte. Ci si immedesima nel protagonista e nella sua calata nel gorgo della tossico dipendenza che gli distrugge il cervello e la razionalità. Questo è il frutto della dura e sofferta esperienza di Dick con le droghe. Ne è scaturito un un libro terrificante nella sua realtà.

  • Si tratta probabilmente del più autobiografico romanzo di Dick (per quanto in quasi tutte le sue opere vi siano spunti di vita vissuta), nel quale l'elemento sci-fi, pur presente, è ridottissimo: l'epoca ravvicinata in cui è ambientato, gli anni Novanta (per Dick, negli anni Settanta, un futuro molto prossimo, e per noi un passato vicino), non ha permesso d'altronde all'autore di lanciarsi in chissà quali elucubrazioni fantascientifiche. E' la delirante vicenda di un agente sotto copertura, infiltrato nel mondo del piccolo spaccio per indagare sulla fonte di una droga che si sta diffondendo negli USA a livelli preoccupanti (la Substance D, dove "D" sta per "Death", "morte"), che finisce per spappolarsi il cervello a causa degli effetti collaterali della sostanza, di cui diventa egli stesso dipendente "per motivi di lavoro": vivendo quasi tutto il tempo in mezzo a spacciatori e fattoni, è per certi verso "costretto" (ma non obbligato) a farsi anch'egli. La leggera dipendenza dei primi giorni degenera sempre di più, senza che lui se ne accorga. Straziante leggerlo mentre si ripete fra sé e sé che "tutto va bene", quando il lettore sa che niente va bene. La cosa più inquietante è che nell'appartamento della sua identità fittizia è pieno di telecamere per registrare tutto quello che accade, e visionandole ed esaminandole mentre è nei panni del "tutore" della legge si dissocia sempre di più dal personaggio che interpreta, e non riesce più a distinguere fra il sé stesso autentico e il sé stesso fittizio, che diventano due entità separate. Lo stile di scrittura è straordinario: ai deliranti discorsi che il protagonista fa tra sé e sé Dick intervalla frasi assolutamente senza senso, stralci di poesie in lingua straniera (sentire voci in un'altra lingua - pur non conoscendola - è uno dei sintomi del fatto che il cervello si sta fondendo), che hanno sul lettore un effetto straniante e spiazzante. Il finale è una delle cose più crudeli che mi siano toccate di leggere da un po' di anni a questa parte. Potentissima la postfazione, in cui Dick prende posizione sull'abuso della droga (di cui egli stesso aveva fatto ampiamente uso), e su quel decennio scellerato che sono stati gli anni Sessanta, lanciando un messaggio di accusa e allo stesso tempo di amara constatazione di ciò che è stato. Quando inizia a stilare il memoriale di tutti i suoi amici (elenco nel quale inserisce sé stesso) che sono morti o sono stati ricoverati a causa dell'abuso di droghe pesanti (che è sempre una decisione, ci tiene a sottolineare), a cui dedica il libro, sono quasi scoppiato a piangere.

  • Andrea Marino

    "Un oscuro scrutare" è forse uno dei più bei libri di fantascienza mai scritti, ma anche una grande e profondissima riflessione sul tema della tossicodipendenza, affrontato con maestria da un grande scrittore che ha dovuto fronteggiare questo problema in prima persona. Lo stile di scrittura stupendo, fatto di piani narrativi che si intrecciano, il pessimismo tipico di Dick, il finale cupo e sconcertante, le tematiche teologico-filosofiche (altrettanto tipiche di Dick) con tanto di citazioni dal Faust di Goethe e dal Fidelio di Beethoven, rendono questo libro qualcosa di allucinato, psichedelico a tratti quasi surreale, ma anche emotivamente potentissimo e con una parte finale ricca di colpi di scena. Consigliato assolutamente a tutti, così come il film di Linklater da esso ispirato.

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Foto di Philip K. Dick

Philip K. Dick

1928, Chicago

Philip K. Dick è stato uno scrittore statunitense. Autore prolifico e sregolato, Dick ha raggiunto a tratti una grande intensità stilistica ed è considerato uno dei più importanti scrittori postmoderni, tra i classici della letteratura contemporanea, visionario della fantascienza. Fra i suoi romanzi di fantascienza, caratterizzati da un cupo pessimismo, si ricordano: La svastica sul sole (The man in the high castle, 1962), I simulacri (The simulacra, 1964), Le tre stigmate di Palmer Eldritch (The three stigmata of Palmer Eldritch, 1964), Ubik, mio signore (Ubik, 1969). Da Gli androidi sognano pecore elettriche? (1968) nel 1982 è stato tratto il celebre film Blade Runner di Ridley Scott, che ne ha fatto uno scrittore di culto.«A volte, impazzire...

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