Scrittura asciutta e diretta, senza fronzoli. In appena 200 pagine viene raccontata una storia d’amore. Una storia erotica, “moderna” senza pregiudizi. Un libro contemporaneo, in cui il classico amore “romantico” si scontra con una realtà amara e dura. Trovo che sia una storia vera, non tanto per le modalità con cui viene espressa ma per la contraddizione con cui spesso viviamo la nostra esistenza. Non ci sono giustificazioni o vergogna per ciò che prova il protagonista. Tutto è vissuto con grande naturalezza. Ciò che veramente mi ha colpito è che, nonostante la brutalità con cui l’autore spesso ci fa entrare in contatto, si percepisce fin dal titolo, una tenerezza disarmante quasi adolescenziale. Un libro a cui accostarsi senza preconcetti poiché potrebbe risultare in alcuni passi anche un po’ volgare.
Ottanta rose mezz'ora
Storia d’amore in bilico tra purezza e corruzione, perversione e sesso, fallimento e redenzione. Un omaggio al coraggio di una ragazza, alla sua lotta per mantenere l’integrità a ogni costo. Un romanzo dolcissimo e spietato. Un Cavina che non ti aspetti, una storia diversa.
«Cavina, con uno stile denso, a tratti crudo ma sempre accattivante, ben descrive le emozioni dei suoi protagonisti. Li rende tridimensionali, senza mai scadere nel sentimentalismo. Sono prodotti del nostro tempo... ironici e poetici nella bizzaria del loro amore» - La Lettura
“Credo che sia la meraviglia, a tenerci attaccati a certi esseri umani, più di qualsiasi altro sentimento. Più della protezione, più della dolcezza, infinitamente più della bellezza. Piccoli sospiri di meraviglia, casuali e improvvise escursioni fuori dalle rotte prestabilite”
Ottanta rose mezz’ora è la storia di due persone che si incontrano per caso e si riconoscono al primo sguardo. Si appartengono: entrambi inseguono i propri sogni con occhi bene aperti sulla realtà. Lui è uno scrittore ‘di fascia medio bassa’, lei insegna danza alle bambine. Si incontrano in settembre; si mandano messaggi, si vogliono. È un amore che viene dritto dal desiderio, e che li porta in territori estremi. È fatto di vodka e punch al mandarino, saracinesche che cigolano, parole al buio, cene carbonizzate, incontri a tre. Poi c’è il mutuo da pagare, la Vespa distrutta a un incrocio una mattina, ed è dicembre. Pasti saltati, il bisogno che stringe, un salto verso soldi che sembrano facili e di certo sono tanti: ottanta rose mezz’ora. Basta un annuncio, aprire la porta a sconosciuti, assentarsi dal corpo per un po’... Invece no, non sono facili, quei soldi. Il problema è l’odore degli uomini che pagano per averla; la loro dolorosa solitudine. A marzo diventa insopportabile: lei dirà basta a tutto. E lui dovrà regolare un conto duramente. In nome di lei, che è il bellissimo eroe di questa favola d’amore dolce e non romantica.
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Anno edizione:2019
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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FLAMINIA BRUZZESE 05 marzo 2019
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lorella cirillo 19 febbraio 2019
dalle recensioni lette mi aspettavo molto di più. Una storia che a mio parere ha avuto il suo carattere solo nel finale.
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