È un libro fondamentale che dovrebbe essere adottato come libro di testo nelle scuole superiori. Allo scopo di educare i giovani cittadini alla semplice ed incontrovertibile verità che il paese dove viviamo è un bene unico, irriproducibile e inestimabile. E che costituisce una straordinaria fonte di ricchezza se solo fosse tutelato e valorizzato in armonia con la storia che l’ha generato invece di essere sistematicamente depredato in funzione di voracità private e di insensati interessi di breve respiro. Il testo di Settis è una scrupolosa ma appassionante storia di come si sia sviluppata e trasformata la tutela dei monumenti e del paesaggio in Italia nel corso degli ultimi due secoli, con numerosi racconti di vicende particolari, di personaggi e di casi esemplari. Naturalmente il racconto spesso ha momenti sconfortanti, soprattutto in considerazione della frequente dimostrazione di insipienza da parte dei politici ai vari livelli dell’amministrazione pubblica. Un vero presidio è costituito invece dalla Corte Costituzionale che spesso si è espressa in maniera sensibile a difesa dei valori del paesaggio. Il che dimostra da un lato il suo imprescindibile ruolo, ma dall’altro l’inefficacia, anzi la pericolosità, dell’intricata profusione legislativa e regolamentare italiana. In ogni caso, come emerge dalla lettura, è indispensabile incrementare la sensibilità diffusa dei cittadini nei confronti del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico che la nostra formidabile storia ci ha consegnato, nella consapevolezza che esso dovrà essere consegnato alle generazioni future: in questa direzione questo libro fornisce un contributo estremamente positivo e, direi, convincente.
Paesaggio Costituzione cemento. La battaglia per l'ambiente contro il degrado civile
Questa cieca, suicida devastazione dello spazio in cui viviamo, la «progressiva trasformazione delle pianure e delle coste italiane in un'unica immensa periferia», non avverrebbe impunemente se vi fosse fra i cittadini «una chiara percezione del valore della risorsa e dell'irreversibilità del suo consumo».
Salvatore Settis si confronta con il baratro che separa i principi di difesa e tutela del territorio sanciti dalla Costituzione dalla realtà di degrado dello spazio che abitiamo. «Il degrado di cui stiamo parlando non riguarda solo la forma del paesaggio e dell'ambiente, e nemmeno solo gli inquinamenti, i veleni, le sofferenze che ne nascono e ci affliggono», è una forma di declino complessivo delle regole del vivere comune, reso possibile da indifferenza, leggi contraddittorie - aggirate con disinvoltura -, malcostume diffuso e monetizzazione di ogni valore. Un'indagine che risale alle radici etiche e giuridiche del saccheggio del Bel Paese, per reagire, preservare e fare «mente locale», contro speculazioni, colpevole apatia e conflitti tra poteri. Una necessaria manifestazione di civiltà, per evitare che il cemento soffochi anche il futuro del nostro territorio.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2010
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
STEFANO BELLINZONA 30 dicembre 2011
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it