Devo confessarvi che nelle prime pagine non mi ha entusiasmata molto: credevo di trovarmi davanti il tipico romanzo storico a cui preferiresti addirittura un libro di storia. Fortunatamente non ho abbandonato la lettura (non sopporto non finire un libro e lo abbandono solo in casi estremi). Dico “fortunatamente” in quanto questo libro, nelle pagine successive, si è rivelato un vero e proprio capolavoro. A dispetto della lunghezza, il romanzo scorre in maniera molto fluida e le descrizioni sono un qualcosa di magnifico. I personaggi riescono a coinvolgerti a pieno nella storia e ti tengono appeso ad un filo fino alla fine, pertanto ti obbligano in un tal senso a continuare la lettura. Probabilmente il lettore che ama l’azione e odia le descrizioni lo abbandonerà già dalle prime pagine. Io invece mi sento di consigliarlo davvero a chi ha voglia di sognare e visitare attraverso gli occhi dei personaggi questi posti magnifici dell’ Oriente.
Il palazzo degli specchi
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Nel novembre del 1885, quando giunge a Mandalay, Rajkumar ha undici anni e lavora come aiutante e garzone su un "sampan". Dopo aver risalito l'Irrawaddy dal golfo del Bengala, la sua barca si è dovuta fermare per riparazioni e il ragazzino indiano si è spinto per un paio di miglia nell'entroterra ed è arrivato nella capitale del regno di Birmania. Vi è arrivato nei giorni della fine del regno. La casa reale ha chiamato i sudditi a combattere contro gli eretici e i barbari kulan inglesi, per difendere l'onore nazionale e "avviarsi sul cammino che conduce alle regioni celesti e al Nirvana". Ma gli inglesi hanno la più grande flotta che abbia mai navigato un fiume, cannoni che possono abbattere le mura di pietra di un forte, fucili a retrocarica, mitragliatrici a ripetizione, e tre battaglioni di sepoy temprati da mille battaglie. L'esercito birmano si è disintegrato, i soldati sono fuggiti sulle montagne con le armi, due ministri hanno fatto a gara nel tenere sotto sorveglianza la famiglia reale, e il popolo di Mandalay si è riversato nel palazzo reale saccheggiando e mettendo a soqquadro ogni cosa. Rajkumar si aggira ora nel vastro atrio al centro della cittadella, in quello che tutti chiamano il Palazzo degli specchi, con le sue pareti di cristallo lucente e i soffitti rivestiti di specchi. L'esito finale del regno e della famiglia reale birmana, sarà l'inizio della fortuna di Rajkumar.
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Autore:
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Traduttore:
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Collana:
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Anno edizione:2015
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Formato:Tascabile
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