Paradossale cromatico trattato
Bisogna ricavare dal testo stesso le regole della sua interpretazione, poiché l’autrice non ha usato, nel suo "Paradossale Cromatico Trattato", una logica deduttiva rigorosa, se non come falsariga; quantunque potrebbero esservi, disseminate nello scritto, come vene aurifere, norme a tratti aristoteliche, a volte, stoiche o scolastiche. L’autrice ha disatteso persino un ordine consequenziale e non ha esitato a privilegiare istintivamente quello che le veniva in mente. In tal senso, non c’è nemmeno da fidarsi troppo dei connettivi sintattici che in genere hanno la funzione di segnalare le connessioni tra le proposizioni. Si tratta di presenze che fingono una sequenza discorsiva, sia essa relativa alle cadenze del ragionamento sia ai ritmi delle figure retoriche. Tant’è che contraddizioni e disgiunzioni sono gettate a iosa nel tessuto verbale.
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Anno edizione:2025
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