Paranoia è una raccolta variegata di testi che permettono di entrare nel mondo più intimo e sfaccettato di Shirley Jackson.
I primi quattro capitoli raccolgono racconti inediti, di cui alcuni mai completati o rivisti dall’autrice.
In questi testi la Jackson inserisce elementi inquietanti con naturalezza, senza mai forzare l’atmosfera: l’orrore emerge per gradi, direttamente dal quotidiano. È questa normalità legata al perturbante a rendere i suoi racconti così angoscianti: la sensazione di paranoia sta nel fatto che le storie che narra potrebbero, in fondo, accadere anche a noi.
La seconda parte del libro raccoglie riflessioni e testi autobiografici in cui l’autrice parla di sé come donna, moglie, madre e scrittrice. Qui la Jackson racconta la vita domestica, l’essere madre di quattro figli e la fatica di conciliare la quotidianità con la vocazione letteraria. Quello che sorprende è l’ironia con cui l’autrice affronta la vita: la sua é una voce divertente, brillante, persino autoironica (qualità inaspettate per chi la conosce solo come maestra del gotico psicologico).
I suoi aneddoti familiari sono irresistibili perché la sua fantasia trasforma tutto: la casa prende vita, gli oggetti diventano personaggi, le discussioni famigliari si trasformano in lotte.
Inoltre, in questo testo la Jackson racconta i vari spunti che hanno ispirato le sue opere più conosciute. Per chi ha già letto i suoi libri, è un piacere scoprire le origini delle idee che daranno vita ai suoi romanzi più celebri; tuttavia, non è il testo ideale da cui iniziare per conoscere Shirley Jackson, ma piuttosto un approfondimento prezioso per chi desidera entrare più a fondo nel suo mondo creativo.
