Opera affascinante, ambientata in una Sardegna ancestrale, avvolta da miti e leggende tramandati oralmente di generazione in generazione. Atzeni intreccia storia e immaginazione, per costruire un racconto epico e visionario sulle origini del popolo sardo. Racconta la storia di un popolo che ha saputo resistere alle invasioni e preservare la propria cultura. E, soprattutto, ci invita a riflettere sul rapporto tra passato e presente, sulla memoria e sull'importanza di tramandare le nostre storie.
Passavamo sulla terra leggeri
Questo romanzo epico e visionario che vuole perpetuare in modo figurato la storia dei Sardi ha due protagonisti: colui che racconta a voce tramandando una tradizione orale, e il narratore che trascrive le parole e riflette contemporaneamente la propria formazione, l’acquisizione di una personale identità come plasmata dall’epopea del suo popolo.
«Non sapevo nulla della vita. Antonio Setzu raccontò la storia e quel che seppi era troppo. Dimenticai per trentaquattro anni. Ora ricordo, parola per parola».
S’ard nell’antica lingua significa «danzatori e lettori delle stelle». Un popolo pacifico, la sua origine si situa in una lingua di terra tra due fiumi (allusione, mitica e interpretativa, alla Mesopotamia). Poi la deportazione da parte di «barbari» popoli del mare, la schiavitù, la rivolta e la fuga avventurosa, e l’approdo nell’isola, a cui è dato per la prima volta il nome. Da qui inizia la costruzione della sua civiltà originale. La vicenda generale, «dei millenni di isolamento tra bronzetti e nuraghe», è tramandata intessendola senza sosta di peripezie di donne uomini ed eroi, di cronache di fatti quotidiani, di passaggi di stranieri e stranezze, di battesimi di luoghi e di oggetti, di nascite di riti e arti, di cose memorabili e miti suggestivi. Un’età felice culminante nell’era dei «giudici», i sovrani ereditari – fin dal primo di essi, una donna – dell’autonomia della Sardegna caratterizzata da forme di partecipazione popolare. E una data segna il termine della storia maggiore e delle vicissitudini qui raccontate: il 1409, la fine dell’indipendenza dell’Isola e la conquista aragonese. L’ambizione di Sergio Atzeni, amatissimo scrittore morto ancora giovane (e antropologo, storico delle culture, aedo, cacciatore di storie inattuali), era di raccontare tutta la sua Sardegna e la sua storia millenaria, non attraverso un romanzo storico, ma in una narrazione che fosse eco della sua storia, come appunto nella tradizione orale. Così questo suo ultimo libro ha la singolarità di essere una storia della autocoscienza di un popolo, che «ha la presa di un romanzo d’avventura» (Marcello Fois nell’Introduzione).
-
Autore:
-
Curatore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2023
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
-
Vanessa 09 gennaio 2025Tra realtà e fantasia
-
Francesco 07 gennaio 2025Una piacevole scoperta
Libro acquistato per caso, attirato dalla quarta di copertina, si è rivelato una piacevole scoperta. Vieni catturato in una dimensione folkloristica e mitologica con quel tocco che mi ha ricordato tanto il realismo magico degli scrittori sudamericani. Consigliato agli amanti di quella letteratura
-
Chiara 31 dicembre 2024Libro incredibile
La storia della Sardegna in tinta epica e magica, proprio come l'isola.
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it