Terzo capitolo della serie “Wallflowers”, l’autrice racconta la storia di Evangeline Jenner che, per evitare un matrimonio combinato dai perfidi zii, propone al cinico visconte Sebastian St. Vincent di sposarla. Per St. Vincent, famigerato libertino ma povero in canna, il matrimonio con “Evie”, ragazza timidissima e balbuziente ma erede di una fortuna derivante da una casa da gioco, è l’unica soluzione per continuare con la sua esistenza dissoluta e disimpegnata. Inizia così un improbabile sodalizio tra due persone completamente agli antipodi e che non potrebbero essere più diverse. Eppure la vita di entrambi sarà sconvolta dai sentimenti che inevitabilmente cominceranno a provare l’uno per l’altra. Tra fughe rocambolesche a Gretna Green, imprevisti e momenti di passione, i due protagonisti si legheranno sempre di più facendo crollare i muri che hanno eretto intorno a loro, scoprendo che amarsi è l’unica cosa che conta davvero.
La trama è piacevole e ben costruita, lo stile di scrittura rapido e scorrevole. L’elemento migliore del libro consiste nell’evoluzione dei caratteri di Evie e Sebastian: la prima diventa più combattiva e determinata pagina dopo pagina, rivelando la sua reale forza interiore; il secondo abbandona pian piano la sua apparente freddezza, cinicità e indolenza, mostrando momenti di incredibile tenerezza alternati ad altri che rivelano la sua intelligenza e la spiccata acutezza.
A mio avviso, il libro migliore della serie: consigliatissimo per chi ama le storie d’amore romantiche nella fastosa Inghilterra del periodo Regency.
