La pelle del paradiso
Questo piccolo poema è attraversato da un sentimento ontologico rousseauniano di contrapposizione alla "civiltà", colpevole di attitudine nefasta alla menzogna e all'ipocrisia, dunque di critica più o meno velata al presente. Non ci sono riferimenti a città, persone, non un presidio di quotidianità: uomo e donna, unici attori in uno spazio privo di ogni contestualizzazione. Un'operazione, suppongo, di decostruzione storica dell'uomo sociale per giungere all'uomo naturale, ricostruendo genealogicamente la storia dell'umanità dalla sua origine. Notte e giorno coincidono con la paradossale felicità del non proiettarsi in nessun altro futuro, perché tutto è già stato. Tale condizione sembrerebbe evocare un'idea di uomo, come ricorda Pascal, privo di qualcosa che deve aver già posseduto. In un luogo che è un battito e uno splendore senza tempo, il dualismo maschio-femmina si trasforma, infine, in un solo essere totipotente, una creatura sensoriale di primavere incessanti, una stagione perenne che ripete il suo "canto purgatoriale" per far spazio a quel paradiso perduto (locus amoenus) che solo attraverso un abbandono assoluto è possibile ritrovare [...]
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2018
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it