Storia semplice ed appassionante di due bambini, Minuccio e Leone che volontariamente si perdono tra la folla del Salone del libro di Torino, uno accompagnato dalla scuola materna e l’altro dalla baby-sitter, tutti e due annoiati dall’assenza dei grandi, si incamminano per ritrovarsi e unirsi nell’amicizia di una giornata. A loro si unirà una piccola compagna di Minuccio, Giulia, chissà perché lei li riesce a trovare subito a differenza dei grandi che si affannano nelle ricerche. I bambini sono amanti delle storie e dei libri, sono contenti di ritrovarsi lì e poter sfogliare e leggere, in effetti sa leggere solo Leone perché ha già compiuto sei anni, gli altri due ancora non vanno a scuola e quindi costringono l’amico trovato a leggere per loro. Passano le ore, tra una lettura ed un’altra, da un luogo ad un altro, ed anche quando verrà annunciata la loro scomparsa si guarderanno bene nel farsi trovare, anzi, si nasconderanno ancora meglio. La narrazione delle avventure dei tre piccoli viene interrotta dal racconto della vita dei singoli genitori, vite complicate, scelte difficili, compromessi per vivere in famiglia, ma una cosa è certa che tutti amano i loro figli. Da tutto ciò è costellato questo romanzo. Forse troppo materiale per racchiuderlo e sintetizzarlo in poche pagine. Forse questo è il reale limite della Oggero. L’unica parte realmente godibile è quando la scrittrice fa parlare i suoi bambini con fluire semplice, naturale e dolce, con i loro difetti di pronuncia , li vediamo, li osserviamo e ce ne innamoriamo per la grande tenerezza che ci trasmettono. La Oggero ce li consegna con una descrizione mirabile e godibile. Se avete un po’ di pazienza , nonostante tutto, è consigliata la sua lettura.
Una classe d'asilo in visita al Salone del libro di Torino. Una baby-sitter romena appassionata di letteratura. Due coppie di genitori più o meno affannate, più o meno in crisi, più o meno felici nella giungla quotidiana, tra la routine del lavoro e le distrazioni del cuore. E, soprattutto, due bambini: Leone, che si chiama così per davvero, e Orso, che avrebbe un nome meno "feroce" ma non vuole essere da meno del suo amico. Leone e Orso non si conoscono fino a quando, proprio nella stessa mattina di caos e di carta, non si perdono entrambi tra gli stand della Fiera. E mentre le maestre, la tata e i genitori si mettono a cercarli tra i corridoi del Lingotto in un crescendo di preoccupazione, ai due dispersi si aggiunge Giulia, la fidanzatina di Orso. Questo bel "terzetto di evasi", ignorando i richiami, come in una meravigliosa avventura esplora i padiglioni e va alla scoperta delle sorprese che si nascondono tra le pagine dei libri, anche quelli dei grandi, anche quelli "senza figure". Perché i libri, a differenza degli adulti, non hanno mai fretta, non cambiano discorso nelle situazioni delicate, giocano con la fantasia e trovano le parole per ogni emozione. Una favola delicata e divertente che ci racconta quanto fitta è la trama che unisce la vita alla letteratura, quanto la poesia di una pagina può cambiare il senso della nostra piccola grande storia.
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Anno edizione:2013
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Salone del Libro, Torino. Il sogno di ogni lettore! E’ una mattina come tante al Lingotto, quando Cotrina, baby-sitter di Leone, lo lascio in balìa di un’amica per andare ad incontrare il suo autore preferito. Ma Leone si annoia lì, tutto solo e con in mano un libro che non gli piace. Così, durante un attimo di distrazione della ragazza che dovrebbe badare a lui, scappa via. Nel suo girovagare, Leone incontra Minuccio (detto Orso, perché fa più figo!). Orso è lì con la sua classe d’asilo e anche lui decide di fuggire via e di seguire Leone. E poi c’è Giulia, la piccola principessa, la fidanzatina di Orsa che, ad un certo punto, si getta con loro nell’avventura! E mentre i tre bambini girovagano tra corridoi di libri e scaffali infiniti, inventando le loro personali storie, le maestre e la baby-sitter affrontano il panico assoluto. Cotrina, la baby-sitter, è terrorizzata da ciò che può essere successo a Leone e dalle conseguenze che questa disavventura potrebbe avere. Le due giovani maestre devono dividersi tra l’accudire i bambini rimasti, il subire l’ira della direttrice e il panico perché non riescono a trovare i due bambini scomparsi. In tutto ciò, abbiamo 6 genitori che fanno da sfondo. I genitori di Leone, Gloria e Daniele. Gloria è in una lussuosa clinica dove ha appena dato alla luce la sorellina di Leone. Daniele, invece, è in autostrada: fa il dj e sta rientrando a casa, affiancato, come sempre, da una ragazza rimorchiata la sera prima. Quando gli viene comunicata la scomparsa del figlio, Daniele molla la ragazza in autogrill e comincia a fare promesse a Dio, giurando che, se ritroveranno Leone sano e salvo, non tradirà più la moglie! I genitori di Orso, invece, sono fissati col cibo biologico, le fibre naturali e la vita in campagna. Nel frattempo, Orso sta divorando barrette di Twix, hot-dog e Coca Cola! Infine, i genitori di Giulia: col padre che picchia la madre e lei che non riesce a reagire neanche in nome della sua bambina. L’avventura dei loro figli porterà, sicuramente, qualche cambiamento nella vita di ognuno! E’ un libro leggero, piacevole, dove i libri fanno da sfondo alle avventure di tre bambini che, forse, sono più maturi degli adulti che li circondano! E’ uno di quei libri che si leggono in un paio d’ore, che strappa qualche sorriso e, forse, anche qualche riflessione!
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