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Anno edizione: 2022
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Libro incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2023
«Non sempre la realtà era fedele alle immagini.»
«La storia di una coppia come unità atomica del mondo, combinazione di affetti e percezioni di sé che non parla solo di due persone, ma del sistema economico che hanno attorno, delle città che abitano, delle case che occupano e abbandonano. Con la precisione malinconica di Tondelli e la vivacità provocatoria di Ben Lerner, Latronico ci regala un romanzo importante, a suo modo nuovo, anche se parla dell'unità di vita – la coppia – quasi più vecchia di sempre» – Claudia Durastanti
«Un nuovo maestro della letteratura italiana» – Frankfurter Allgemeine Zeitung
«Un narratore veloce, scaltro, intelligente, cinico e sentimentale, dotato di una lingua flessibile e affilata che usa come una frusta che fa schioccare nell'aria» – Marco Belpoliti, L'Espresso
«Un nuovo Dos Passos» – Giovanni Pacchiano, Il Sole 24 Ore
Tutti vorrebbero la vita di Anna e Tom. Un lavoro creativo senza troppi vincoli; un appartamento a Berlino luminoso e pieno di piante; una passione per il cibo e la politica progressista; una relazione aperta alla sperimentazione sessuale, alle serate che finiscono la mattina tardi. Una quotidianità limpida e seducente come una timeline di fotografie scattate con cura. Ma fuori campo cresce un'insoddisfazione profonda quanto difficile da mettere a fuoco. Il lavoro diventa ripetitivo. Gli amici tornano in patria. Il tentativo di impegno politico si spegne in uno slancio generico. Gli anni passano. E in quella vita così simile a un'immagine – perfetta nel colore e nella composizione, ma piatta, limitata – Anna e Tom si sentono in trappola, tormentati dal bisogno di trovare qualcosa di più vero. Ma esiste? Vincenzo Latronico torna alla narrativa con una storia lucida e amara di sogni e disillusioni, una parabola sulle nostre vite assediate dalle immagini dei social media e sulla ricerca di un'autenticità sempre più fragile e rara.
Proposto da Simonetta Sciandivasci al Premio Strega 2023 con la seguente motivazione: «Lo propongo perché non conosco altri romanzi che raccontino la migrazione come spinta, inquietudine, e natura dell’uomo, arcaica e futura. Non conosco altri romanzi interessati, in questo modo, al presente. Non conosco altri scrittori capaci di farmi dire che Sally Rooney si è sbagliata, sul conto della sua generazione, che poi è la stessa di Latronico, e anche la mia: la nostra ambizione non è essere persone normali. L’ambizione di Anna e Tom è potersi definire nel cambiamento, riconoscersi senza doversi identificare e avere «un cuore che batte più rapido e più lento, insieme». Lo propongo per la scrittura, così precisa da mettere in comunicazione e a nudo i protagonisti senza mai farli dialogare: non una parola tra virgolette. Lo propongo perché dà un contorno solido e luminoso alla dimensione morale della mia generazione. E perché è un romanzo senza intenzioni: a Latronico interessa lo sguardo, e basta.»
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Uno specchio sulla generazione X Scorrevole. Piacevole
Incuriosito da una recensione letta su un inserto culturale e attratto dal cognome onomatopeico dell’autore - traduttore dell’anglo-pachistano Hanif Kureishi a me assai caro - ho letto “Le perfezioni”. Con franchezza, sono riuscito a malapena ad arrivare alla fine. Più che un romanzo mi è parsa una guida ragionata rivolta a coloro che si accingono a visitare Berlino. Pagine e pagine di indirizzi, notazioni sulla composizione dei quartieri, con un inciso finale si Lisbona assai superficiale. C’è da domandarsi come mai una casa editrice come Giunti, che annovera editor di sicuro talento, abbia deciso di pubblicare questo libro nella collana “Romanzi Bompiani” e non invece in quella dei Baedeker. Misteri del mondo editoriale…
“[…] perché quell'abbondanza risultava da un'intersezione specifica fra la storia della città e quella della loro vita. Con uno spaesamento profondo si renderanno conto di non riuscire a districare l'una dall'altra: e quello, quell'impossibilità di accedere a una versione oggettiva del passato facendo la tara alla nostalgia, sarà l'esperienza della nostalgia. Quanto a lungo potranno andare avanti così? In teoria per sempre.” . Le perfezioni, Vincenzo Latronico ~ Bompiani . Ann e Tom, nomadi digitali, vivono il tempo presente, imperfetto e remoto, tra Berlino e Lisbona, coworking a cielo aperto che consente loro di coniugare al compito della creatività la ricerca programmata della soddisfazione personale. La maturazione dei protagonisti - narrati come un esemplare unico- approda alla consapevolezza che la comunicazione rappresentativa è utile alla ricerca del consenso e non di senso. In un futuro prossimo, nemmeno troppo lontano, quali strumenti avranno le nuove generazioni per trovare un equilibrio personale che esuli dall’appagamento delle notifiche dei “like”? Un breve romanzo la cui narrazione ampiamente descrittiva, è una fotografia della condizione attuale con -ahimè- lievi riferimenti alle dinamiche dell’animo umano dei protagonisti. #lingegnerechelegge
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