Folgorante e visionario affresco carico di suggestioni e idee riconducibili ad un filone per così dire fantapolitico e fantastorico con visioni profetiche sul futuro, che sempre affascinò ed ispirò più di una volta (si pensi al Tallone di Ferro) il grande scrittore americano. Questo testo, risalente ai primi decenni del XX secolo, intravede e prefigura lo scenario di una pandemia universale e globale che devasta il pianeta e sconvolge il mondo nell'anno 2013, dopo che la demografia delle città, ormai trasformate in vere megalopoli, ha da tempo raggiunto numeri insostenibili mentre l'economia è passata in mano agli oligarchi del Consiglio dei Magnati dell'Industria. Una sorta di peste che rende il volto vermiglio (uno dei principali sintomi, da cui viene il titolo del racconto) si diffonde all'improvviso e molto rapidamente con un bilancio pesante di vittime. Lo scenario di un mondo futuribile stravolto e trasformato evoca suggestioni e atmosfere apocalittiche e post-apocalittiche. L’umanità è tornata a una sorta di stato primordiale e in questo contesto, molto tempo dopo, si ritrovano assieme al protagonista della vicenda altri superstiti del flagello universale. Tutti insieme tentano di ricostruire pian piano una parvenza di mondo possibile, ricominciando da capo a creare il calcolo matematico con il linguaggio e gli strumenti basilari della comunicazione. Pur nella profezia avveniristica e catastrofica che intesse e permea di sé la narrazione, il finale e la conclusione propongono tuttavia l'idea vitale sul futuro propria della cultura americana, secondo la quale un nuovo inizio e una nuova fase possono sempre seguire dai cambiamenti pur traumatici del passato anche recente. Un grande classico che come tutti i classici è universale, moderno e di sorprendente attualità, riproposto in quest’edizione Adelphi con ottima curatela e un buon saggio introduttivo.
La peste scarlatta
La peste scarlatta è uno dei grandi testi visionari di Jack London, che qui ancora una volta anticipa temi che, un secolo dopo, diventeranno ossessivi.
Nell'anno 2013, in un mondo dominato dal Consiglio dei Magnati dell'Industria, scoppia un'epidemia che in breve tempo cancella l'intera razza umana. Sessant'anni dopo, nello scenario post-apocalittico di una California ripiombata nell'età della pietra, un vecchio, uno dei pochissimi superstiti (e a lungo persuaso di essere l'unico), di fronte a un pugno di ragazzi selvaggi – i nipoti degli altri scampati – riuniti intorno a un fuoco dopo la caccia quotidiana, racconta come la civiltà sia andata in fumo allorché l'umanità, con il pretesto del morbo inarrestabile, si è affrettata a riportarsi con perversa frenesia a stadi inimmaginabili di crudeltà e barbarie.
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Autore:
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Anno edizione:2009
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Giuliano 12 gennaio 2025Un testo attuale e profetico
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Giacomo 10 gennaio 2025Un racconto premonitore
Racconto breve e a mio avviso non particolarmente avvincente. Rimane comunque un classico senza tempo; impressiona vedere come il mondo post apocalittico descritto da London sia quanto mai attuale un secolo più tardi. Consigliato
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Nicola 17 aprile 2024Consigliato
Un romanzo molto breve, narrato sotto forma di racconto di un anziano ai suoi "nipoti"
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