romanzo che appartiene al periodo più decadente della poetica D’Annunziana. Il protagonista Andrea Sperelli rappresenta l’alter-ego dell’autore e di conseguenza l’esteta, il dandy, colui che ricerca la bellezza e la perfezione in quanto vuol “fare la propria vita come si fa un’opera d’arte”, motto che Andrea apprese dal padre. Egli è infatti il frutto della società aristocratica (e corrotta) della fine dell’Ottocento:tenta di trovare l’appagamento interiore attraverso il culto della Bellezza e cogliendo gli attimi e le occasioni della vita. Bellissimo il contrasto tra Elena Muti, la femme fatale, amore sensuale e impossibile di Andrea, causa di dolore e di limite per la propria personalità da “super-uomo”, e Francesca, una “donna-angelo” che ristabilisce in Andrea una sorta di calma interiore, riavvicinandolo anche alla natura. Ho apprezzato molto Il piacere, sia per quanto riguarda i contenuti e le tematiche, sia per lo stile adottato dal D’annunzio, uno stile aulico che ricerca la raffinatezza e la perfezione. Immenso è il contenuto de Il Piacere, elaborato dalla penna lirica, densa, elegiaca d'annunziana. Il gusto per l'estetica è interpretato magistralmente dal protagonista Sperelli, uomo e artista; un uomo che vive di eccessi, anima ambigua, che fa della passione e della ricerca della bellezza un motivo di vita, forse l'unico. molto bello. è unico
Il piacere
Il poeta-pittore Andrea Sperelli, protagonista del romanzo, è il primo alter ego di D'Annunzio, e il più significativo: incarna una raffinata sensibilità, carica di civiltà e di corruzione, scettica e cinica, che agisce secondo l'istanza estetica di vivere per il piacere e paga un duro scotto per la sua resa incondizionata ai sensi. Libro apparentemente senza azione, dove tutto sembra accadere nella mente del protagonista, modernamente sospesa tra aspettazione e memoria, "Il piacere" ha una svolta narrativa cruciale nel lapsus mentale e linguistico del protagonista che, mentre abbraccia la donna virtuosa e dolente che ha sedotto, pensa alla perduta e appassionata amante finendo per pronunciare il nome sbagliato. Introduzione di Pietro Gibellini, prefazione e note di Ilvano Caliaro.
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Edizione:15
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Anno edizione:2014
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Opera di incredibile valore di uno scrittore unico che ha saputo ritagliarsi un posto di enorme rilievo nel panorama internazionale decadentista e non solo, grazie a questa meravigliosa introspezione di un personaggio che ama il bello e la vita. Un uomo virtuoso, un libro ricco di meticolose descrizioni di paesaggi e personaggi, un linguaggio prezioso ormai perduto, un capolavoro. Da leggere, magari in seguito alla lettura del Ritratto di Dorian Grey e A rebours.
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