Le pietre d'inciampo e gli assenti presenti. Vittime del nazismo tra memoria e testimonianza
In diversi Paesi d'Europa ci si imbatte spesso in mattonelle squadrate geometricamente e ricoperte in superficie da una targhetta ottonata. La gente non può fare a meno di incontrare sui propri passi questi cubetti incastonati in anonime strade di periferia o in piazze centrali di grandi città oppure di sperduti paesini di montagna. Su queste targhette ottonate si leggono i nomi di uomini o donne, di bambini o di bambine a cui sono aggiunti, ben incisi e ben leggibili, una data e relativo luogo di nascita, il nome di un lager e la data di morte. Sono le "pietre d'inciampo", vere e proprie testimonianze di memoria dedicate a deportati nei lager nazisti o comunque dedicate a quanti sono stati vittime del nazismo. L'idea è di un artista tedesco, Gunter Demnig, il quale, dal 1992, porta avanti un progetto significativo e molto ampio. In questo libro il giornalista Leone Zingales, che da diversi anni conduce attente ricerche sul campo, oltre a descrivere il progetto dell'artista, ci racconta due storie esemplari: il coraggio di vivere della professoressa Maria Di Gesù e il coraggio delle idee dell'operaio Liborio Baldanza, due siciliani che si sono opposti al nazifascismo.
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Anno edizione:2020
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