Pigmeo - Chuck Palahniuk - copertina
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Pigmeo
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Descrizione


«Pigmeo» è una commedia dark che parla di terrorismo e razzismo. Il protagonista è un tredicenne straniero che approda negli Stati Uniti nell'ambito di un programma di scambio studenti e finisce in una classica famiglia middle-class, bianchissima, felicissima (e cristianissima) che vive in un altrettanto classico, altrettanto middle-class, altrettanto bianco, felice (e cristianissimo) sobborgo sperso da qualche parte nell'immensa provincia americana. La permanenza dovrebbe durare sei mesi e il nostro "eroe" è in compagnia di un'altra dozzina di ragazzini simili a lui spediti negli Usa a vivere in tipiche famiglie locali. Il problema è che "Pigmeo" viene da un non meglio identificato paese totalitario ed è un terrorista, addestrato fin dalla più tenera età alle arti marziali, alla chimica e all'odio assoluto per gli Stati Uniti. A guidare il suo comportamento sono citazioni di "grandi uomini" come Hitler, Pinochet, Idi Amin etc. etc. Pigmeo vuole sfruttare i suoi sei mesi di soggiorno per creare un progetto in grado di superare le qualificazioni per il Concorso Nazionale di Scienze. Se ce la farà, potrà andare a Washington per le finali, portando con sé il suo interessante piano, che dovrebbe provocare la morte di milioni di persone. Attraverso lo sguardo di Pigmeo - obnubilato dalla propaganda e dalla paranoia - scopriamo tutto l'orrore dell'America di oggi, con la sua xenofobia, il suo soffocante fondamentalismo religioso, l'onnipresenza dei media e della violenza.

Dettagli

21 novembre 2017
224 p.
Pygmy
9788804685302

Valutazioni e recensioni

  • Ernesto
    Delusione

    Non ha il classico colpo di scena tipico di palahniuk. La trama di per sé è interessante ma non mi è piaciuto lo stile sgrammaticato scelto dall'autore, colpo di genio scriverlo così ma non l'ho apprezzato.

  • La trama è anche carina, non la migliore di Palahniuk, ma carina. Indigesta in maniera assurda la scelta narrativa, ottimale per un libretto di 100 pagine, non per l'intero libro. La lettura è scandalosamente lenta a causa della sintassi e delle frasi che non hanno sempre senso. Forse la scrittura è sgrammaticata apposta per far risaltare il fatto che pigmeo è immigrato e non sa l'inglese alla perfezione? Non ce l'ho fatta a leggerlo tutto. Una brutta ammaccatura sul mio amore per Chuck...

  • Divertente ed irriverente libro di Palahnik, scritto in un linguaggio al limite del comprensibile, che rende la lettura un pò difficoltosa. Ammetto che abituarsi a ciò comporta fatica, ma a lungo andare ho trovato questa trovata simpatica e pertinente al personaggio in questione. In questo racconto ci sono tutti gli elementi dell'autore, che non risparmia amare frecciate alla nostra società e al tempo stesso colpisce il lettore con il calssico humor politicamente scorretto. Se si tralascia il linguaggio e un finale un pò piatto , non si può non apprezzare questa opera, che si burla del nostro mondo "occidentale" denigrandone le pessmie abitutini e l'assoluta mancanza di valori. D'altro canto anche il cosidetto paese "terrorista" è dipinto come una macchietta, ironizzando sul totalirarimo dello stesso. In sintesi non si può non pensare che il nostro mondo è colmo di eccessi e questo libro, ingigantendoli, ce li mostra attraverso le tipiche vicende di Palahaniuk.In particolare la società giovanile è dipinta come fredda e assolutamente priva di valori a parte queli sessuali. Tale situazione è descritta via via in modo molto credibile, colpendo con le consuete vicende "al limite", ma anche per la veridicità, ahimè, di alcune situazioni. Da ammiratore dello scrittore ho apprezzato come sempre le situazioni, i dialoghi e alcuni personaggi e giungo alla conclusione che questo racconto mi ha divertito e colpito come sempre, ma mi ha fatto anche riflettere su tanti aspetti della nostra vita e del niostro mondo malato.

Conosci l'autore

Foto di Chuck Palahniuk

Chuck Palahniuk

1962, Pasco (Washington)

Il suo nome, Palahniuk, nasce in seguito ad una visita alla tomba dei suoi due nonni di cui utilizza i nomi, Paul e Nick, da cui Paul-ha-nick, Paulhaniuck. Chuck intraprende la scrittura all'età di 6 anni. A vent'anni frequenta il corso di giornalismo all'Università pubblica dell'Oregon, e si laurea nel 1986. Durante gli studi lavora alla National Public Radio in Oregon. Si trasferisce a Portland dove lavora per un giornale locale per un breve periodo e, subito dopo, comincia a lavorare come meccanico. Durante questo periodo scriverà manuali di meccanica e collaborerà saltuariamente con dei giornali. Abbandona la carriera di giornalista nel 1988. Verso i trent'anni scrive il suo primo romanzo Invisible Monsters, una storia di apparenze, di cambiamenti d'identità,...

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