Recensioni Le più belle poesie di Edgar Lee Masters

Le più belle poesie di Edgar Lee Masters di Edgar Lee Masters, Daniele Piccini
Nella primavera 1914 l’avvocato Edgar Lee Masters riceve una visita della madre a Chicago. Con lei, come ricorderà tempo dopo, rievoca il passato “facendo rivivere personaggi ed eventi che avevo dimenticato... […] Dopo averla accompagnata al treno […] tornai a casa stranamente soprappensiero. […] Andai nella mia stanza e scrissi subito La collina e due o tre dei ritratti dell’Antologia di Spoon River”. Nasce così quest’opera corale, perfetta miscela di narrativa e lirica, nuova nella forma e senza tempo nell’essenza, a cui ancora oggi è legata la fama internazionale di Masters. I protagonisti sono i morti di un immaginario villaggio dell’Illinois, voci che ancora “continuano ad avvincere il lettore” (Daniele Piccini) per la straziante sincerità con cui rileggono le loro vite e rivelano amori, tradimenti, fallimenti, corruzione, ingiustizie, pregiudizi e debolezze umane e, dall’oltre dove ora sono, sembrano finalmente comprendere il senso dell’esistenza. Eccola l’angoscia della vita: Si può essere felici solo in due; E i nostri cuori li attraggono le stelle Che hanno poco tempo per noi. )
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