In-8°, pp. (8), 151, (3), brossura editoriale riquadrata con fregio. Firme del tempo. Ottimo stato. Prima edizione di questo giovanile saggio cecchiano, fra i tentativi più penetranti di lettura della poesia di Pascoli. \Pubblica uno dei suoi maggiori saggi, La poesia di G. Pascoli (Napoli 1912), un lavoro ancora fondamentalmente valido. Al Pascoli restò fedele, con apporti sempre acuti tendenti a riconoscere, con l'evoluzione dell'esegesi dell'opera, la sua importanza quale precursore della poesia italiana del Novecento. Polemizzò con Croce, dopo che questi, con una Postilla pubblicata ne La Critica del 20 settembre 1919, ne condannò in maniera definitiva l'opera; l'intervento del C. (Pascoli ricrocifisso, nella Tribuna, 18 ott. 1919) fu particolarmente severo\" (Felice Del Beccaro in D.B.I., 23, 1979). Spaducci, p. 84."
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Anno edizione:1912
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