Polifemo. La cecità dello straniero
Cosa ha da dire Omero sulle migrazioni d'oggi? Quale messaggio è cifrato nelle avventure del suo eroe, Ulisse? Forse 'nulla' è la risposta più esatta. Entrambi ormai tacciono. Ma è la storia a far riecheggiare le loro parole trascorse. A distanza di 2700 anni dal tempo del padre-poeta dell'Occidente, il migrare si è fatto condizione intrinseca persino dell'essere stanziali, e il muoversi, per riflesso, significa attraversare mondi già resi familiari dalla comunicazione globale. Essere migrante è divenuta insomma connotazione universale dell'esperienza umana. Retrospettivamente, come in un esercizio fantastico di archeoantropologia letteraria, è possibile e in un certo senso inevitabile rintracciare nelle avventure di Ulisse il prototipo dell'odierna grammatica dello spostamento e dell'incontro, del fuori e della casa, dell'anelito attraverso l'altrove alla creazione di una propria dimora. Tutto è condensato nel paradigma dell'ospitalità, trasfigurato e perciò scarnificato nel confronto tra Ulisse e Polifemo.
-
Autore:
-
Editore:
-
Collana:
-
Anno edizione:2011
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da Feltrinelli, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.lafeltrinelli.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare productsafety@feltrinelli.it