Pollo alle prugne

Una bella storia d’introspezione sulla vita e sulla morte. Emerge fin da subito l’importanza dell’aspetto materiale di questi temi, come se l’uomo fosse per ovvie ragioni legato alla vita (e quindi alla Terra) grazie ad un oggetto fisico, in questo caso il suo strumento musicale. Questo concettualizza l’uomo come corpo e spirito, due parti che non possono esistere l’una senza l’altra. Una bella idea, ben sviluppata, disegni semplici ma efficaci. Unica pecca a mio parare sono i dialoghi: spesso banali e un po’ fuori luogo. È la prima graphic novel che leggo di Marjane Satrapi, spero di ricredermi riguardo a questo appunto negativo leggendo Persepolis. Nonostante ciò un libro piacevole e leggero.

Un viaggio incisivo nella vita - e verso la morte - di un uomo che con le sue passioni e le sue paure ci apre la strada verso la conoscenza di una storia più grande di lui... Quella del suo tempo e della sua cultura, del suo Paese e della sua famiglia. Ogni personaggio riesce a darci un'informazione utile su diversi livelli di lettura, per riuscire ad immergere il nostro sguardo in una sorta di occhiello kaleidoscopico. Entrare nella vita della famiglia dell'autrice per aprire nuovi orizzonti e scoprire verità oppresse (il nero monocromatico dei suoi disegni è l'unica scelta possibile per far riaffiorare tutto come in un ricordo che prende vita). Eccezionale.

Nasser Ali, dopo la distruzione del suo tar, smette di suonare perché la sua ispirazione e la sua passione sono completamente sparite. Rinunciando a vivere si lascia morire di inedia. Il fumetto parla appunto degli otto giorni, in cui Nasser Ali passa a letto, pensando e parlando con i suoi ricordi, le sue passioni, la sua odiata moglie, i figli, i parenti e il suo vero unico amore. Una tragicommedia agrodolce come la vita. Ho comprato la graphic-novel dopo essere rimasto piacevolmente colpito dal film.