Accostarsi a questo romanzo vuol dire fare un piacevole tuffo in un’epoca storica antica, abitata da personaggi veri , realmente esistiti e inseriti negli ambienti assolutamente realistici dell’epoca. Significa però anche accostarsi ad un mondo complesso di sentimenti, emozioni umane, rappresentate nel loro concreto modo di manifestarsi. Questo lavoro di Mme de La Fayette infatti non è un semplice romanzo storico o di costume, ma molto di più. Certo vi si trovano ricostruite con minuziosamente le vicende legate alla corte di Francia di Enrico II (1559), gli intrighi e le falsità dell’ambiente regale, nei quali si possono vedere però i riflessi quelli di Luigi XIV, sotto il cui regno la scrittrice visse . Nella sua ricostruzione storica si descrive un modo ben preciso di comportarsi, cui opporsi , ribellarsi o semplicemente comportarsi in modo diverso non era contemplato. La protagonista si distingue da tutti gli altri personaggi, non solo per una bellezza straordinaria, che la pone al centro dell’attenzione ma soprattutto per la sua eccezionale sincerità e onestà , virtù queste inusuali per quel tempo e per quell’ambiente sociale. Fedele alla sua coerenza ella si differenzia da tutti i personaggi che vivono un mondo di inganni e finzioni, mentre lei sceglie di conformare la sua vita ad un mondo di virtù e anche di tanta sofferenza. Madame de La Fayette, in un’epoca assolutamente impensabile per immaginare lo sbocciare di così delicati e autentici capolavori, ci presenta una accurata analisi psicologica dei personaggi e in modo particolare della protagonista, l’unica descritta anche minuziosamente nell’aspetto fisico. Degli altri personaggi noi possiamo intuire l’aspetto, ma non è così importante in questo testo dove il fulcro fondamentale è il dispiegarsi della complessità delle passioni umane.
A Parigi, nel momento più fulgido della Renaissance francese, Mlle de Chartres sposata al principe di Clèves si innamora dell'affascinante duca di Nemours. Legata al marito da profonda stima e affetto, decide di confessargli i propri sentimenti. Narrato in una scena tra le più celebri della letteratura francese, questo gesto si rivela gravido di conseguenze per tutti i personaggi... Scritto da una dama della corte del Re Sole, colta e raffinata, amica di La Rochefoucauld e di Mme de Sévigné, e pubblicato anonimo nel 1678, "La principessa di Clèves" segna una tappa importante nella storia della narrativa occidentale. In nome della verosimiglianza della trama, della verità dei personaggi, dell'eleganza degli strumenti espressivi, La principessa di Clèves rompe con le inutili lungaggini del romanzo barocco, ed è considerato il primo romanzo psicologico. Con i dilemmi interiori della sua principessa, in bilico tra fosca inquietudine e penetrante lucidità, Mme de Lafayette ha affascinato lettori d'ogni epoca.
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Anno edizione:2016
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