L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Promo attive (0)
Selvaggio, tenero, elegiaco, il nuovo attesissimo romanzo di James Ellroy.
«James Ellroy è il Dostoevskij americano» – Joyce Carol Oates
Gennaio 1942, gli Stati Uniti sono ormai entrati ufficialmente nel conflitto e il Paese è in preda a una paura che alimenta l'odio razziale. In un parco di Los Angeles la tempesta smuove la terra riportando alla luce i resti carbonizzati di un uomo. Il cadavere viene collegato a una rapina avvenuta nel '31, un colpo che ha fatto epoca: nessun arresto, nessuna refurtiva recuperata. Mettere le mani su quel bottino diventa l'ossessione di tutte le persone implicate nell'indagine. Però, quando due detective rimangono uccisi in un ritrovo per drogati, la vicenda si fa, se possibile, ancora piú torbida. La guerra è appena cominciata, ma qualcuno sta già preparando la prossima.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo romanzo ti catapulta in una lavatrice a mille giri da cui esci rintronato. In una fitta foresta pluviale incontri: prodromi ed entrata in guerra degli Usa nel secondo conflitto, traffici illegali di varia natura, politici corrotti, donne fatali, droghe varie, attori, gangster da B movie, sinarquismo messicano: un movimento che coniuga nazismo e cattolicesimo. TROPPO. Il linguaggio ellittico, quasi sillabato da un lato rende un po' faticosa la lettura, dall'altro dimostra senso del ritmo e coraggio! Il filo conduttore è la parabola discendente di un sergente dell'esercito americano che Camilleri avrebbe definito "sentina di ogni deboscio". Ciò detto non mi arrendo, desidero riaccostarmi a Ellroy magari con uno dei primi crime. isabella f.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore