Un paesino alle pendici delle Alpi. Un segreto congelato nel tempo. Quando i vivi si chiudono nel silenzio, tocca ai morti rivelare la verità.
"Nemo chiude gli occhi e si lascia accarezzare, come faceva da ragazzino. Pensa a quello che gli raccontava suo padre, a proposito del föhn: che era un vento folle che faceva impazzire, che portava le persone a fare cose strane, ad andarsene o a tornare, a lasciare tutto o cambiare vita. Un vento che travolgeva e scompaginava tutto, che scuoteva gli animi e le menti. Un vento che cambiava l'aria, che faceva cambiare aria, che cambiava le prospettive e le convinzioni."
Nemesio, detto Nemo, ha quasi trent'anni, vive a Torino e lavora come portantino nell'impresa di pompe funebri di famiglia dove, per via della sua svogliata disattenzione, combina un disastro dietro l'altro. Indifferente e apatico, si lascia vivere, trascurando persino quella che un tempo era la sua passione, la fotografia. Un giorno, però, la morte di Aurora Vannelli Conticini, un'anziana donna di Novalesa, lo risveglia dal suo torpore, riportandolo nello sperduto paesino della provincia torinese in cui aveva frequentato le scuole superiori. Al liceo, Nemo si era trovato come compagno di banco Carlo Lombardi, un ragazzo intelligente e brillante dalla storia familiare disastrosa, con cui aveva da subito legato. Un'affinità elettiva, la loro, e un'amicizia salvifica per entrambi. Ma la sera della festa di Sant'Eldrado, patrono del paese, Carlo era scomparso nel nulla. Inutili le ricerche che avevano tentato, seppur per breve tempo, di fare luce sull'accaduto. E lo stesso Nemo si era rassegnato a quella perdita, troppo impegnato altrove a cercare di tenere le fila della propria vita. Solo ora che sono passati dieci anni, qualcosa di quella vicenda sembrerebbe venire a galla. E forse non è un caso che a rimettere in moto il meccanismo sia proprio Nemo, che, con il suo ritorno nei luoghi dell'adolescenza, avrà modo di affrontare i suoi fantasmi e, al tempo stesso, di mettere a nudo una collettività in cui la menzogna, il ricatto e i pregiudizi regnano sovrani.
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