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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
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Dall'autrice di Fino in fondo, mezzo milione di copie vendute in UK e tradotto in 30 paesi.
«Un libro magnifico, che traccia un arco di causa-effetto insieme tragico e salvifico». - Financial Times
«Una vicenda di abuso emotivo e di desiderio di possesso spaventosamente realistica». - The Guardian
«Un noir domestico di altissimo livello». - The Evening Standard
Doughty è bravissima nel presentarci personaggi dall'esistenza ordinaria e nell'intesserne la vita di complessità e desiderio. È un romanzo che affronta temi oscuri, ma è al contempo pieno di speranza». - The Times
«Un page turner. assolutamente». - The Harald
Stazione di Petersborough, binario Sette, quattro del mattino: Lisa Evans è determinata a capire perché si ritrova in quel luogo deserto. Perché è lì? Lisa non se lo ricorda. Però una cosa la sa: lei è morta, ed è morta lì, investita da un treno al binario Sette. ma come siano davvero andate le cose, Lisa non riesce a capirlo. Nella solitudine della notte, assiste a un altro «incidente»: un uomo solo, anch’egli travolto da un treno di passaggio. Lo choc fa riaffiorare, un tassello dopo l’altro, le vicende e le persone del suo passato. Su tutte, Matthew, il fidanzato. Medico affascinante e premuroso, Matthew è andato a vivere con lei dopo poche settimane di appuntamenti romantici e passionali. I suoi genitori lo adorano, è quello giusto. Potrebbe essere la relazione perfetta solo che, come spesso accade, non lo è. Matthew arriva sempre in ritardo, ma detesta quando lo fa Lisa. Le dice che lei è solo sua, ed è ossessionato dai suoi fidanzati passati, per scherzo. Le controlla il cellulare e conosce le sue password. Tanto per provare, quando sono a letto insieme, le chiede di fingere di essere morta. Giorno dopo giorno, un senso di soffocamento e allo stesso tempo di colpa si insinua nella vita di Lisa. C’è qualcosa che non funziona, ed è sicuramente lei il problema. A meno che non sia Matthew.
Mentre il ricordo della relazione si fa sempre più vivido, una domanda tormenta Lisa: si è suicidata su quel binario, o qualcuno l’ha spinta sotto al treno? Perché il suo spirito continua a vagare per la stazione, come se avesse qualcosa di irrisolto da portare alla luce prima di potersi abbandonare in pace all’eternità? Tra le vicende dei frequentatori abituali della stazione, che può osservare dalla sua postazione privilegiata, e le immagini che le tornano alla mente, Lisa capisce di non essere sola, e che può ancora fare qualcosa per riportare a galla la sua terribile verità.
Binario Sette è insieme un page turner e un’indagine sui risvolti oscuri che avvolgono relazioni apparentemente «normali». Con il passo di un thriller, Louise Doughty ci accompagna in un viaggio alla scoperta della presenza del mistero nei luoghi più insospettabili.
Oggi vi propongo questo interessante thriller di Louise Doughty "Binario sette", edizione Bollati Boringhieri. La protagonista che racconta la storia non è più in questo mondo, Luise infatti è prigioniera al binario 7 della stazione di Pittsburgh dove ha trovato la morte, ma non ricorda più se se si è suicidata o se qualcuno l'ha spinta. Non ha chiuso i conti col passato e non riesce ad andare oltre ma in questo luogo non è la sola. Un thriller molto bello che analizza quei misteri che avvolgono quelle relazioni apparentemente normali ma che sono solo luoghi di possessione e abuso emotivo.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Lisa Evans è morta e trascorre le sue giornate all'interno della stazione di Petersborough. Non sa perché sia bloccata lì e non sa perché il suo spirito continui a vagare per la stazione, così come non ricorda il suo passato e le circostanze della sua morte. Ricorda solo che è morta su quel binario 7. All'interno della stazione, Lisa osserva giorno dopo giorno la vita che scorre: quella dei dipendenti che lavorano lì, quella dei pendolari che al mattino prendono il treno per recarsi al lavoro e tornano stanchi alla sera. Fino a quando una notte avviene un'altra tragedia: un uomo al binario 7 viene investito da un treno merci. Da quel momento iniziano a riaffiorare alla mente di Lisa frammenti del suo passato, del suo lavoro, della sua famiglia, del suo fidanzato. Pagina dopo pagina inizia a mettere insieme i vari tasselli della sua vita, fino a scoprire perché si trova in quella stazione e cosa le è successo. Un libro ben scritto, toccante, un ritratto psicologico delle nostre debolezze e paure, del nostro bisogno di essere amati, che ci porta a riflettere. Nonostante la prima parte mi sia sembrata un po' lenta, piano piano la protagonista ci accompagna nel suo passato e ci racconta la sua vita, tenendoci incollati fino all'ultima pagina. Assolutamente consigliato!
Lisa Evans è morta e trascorre le sue giornate all'interno della stazione di Petersborough. Non sa perché sia bloccata lì e non sa perché il suo spirito continui a vagare per la stazione, così come non ricorda il suo passato e le circostanze della sua morte. Ricorda solo che è morta su quel binario 7. All'interno della stazione, Lisa osserva giorno dopo giorno la vita che scorre: quella dei dipendenti che lavorano lì, quella dei pendolari che al mattino prendono il treno per recarsi al lavoro e tornano stanchi alla sera. Fino a quando una notte avviene un'altra tragedia: un uomo al binario 7 viene investito da un treno merci. Da quel momento iniziano a riaffiorare alla mente di Lisa frammenti del suo passato, del suo lavoro, della sua famiglia, del suo fidanzato. Pagina dopo pagina inizia a mettere insieme i vari tasselli della sua vita, fino a scoprire perché si trova in quella stazione e cosa le è successo. Un libro ben scritto, toccante, un ritratto psicologico delle nostre debolezze e paure, del nostro bisogno di amore, che ci porta a riflettere. Nonostante la prima parte mi sia sembrata un po' lenta, piano piano la protagonista ci accompagna nel suo passato e ci racconta la sua vita, tenendoci incollati fino all'ultima pagina. Assolutamente consigliato!
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