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Anno edizione: 2009
Anno edizione: 2010
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Da un pò di tempo a questa parte , circa cinque anni, si verifica il boom editoriale del libro "anti maschile", cioè un testo rivolto a spiegarci le nefandezze dell'universo dei maschi. Come intuibile questi stessi libri pongono invece il femminile su un piano di inattaccabile positività. "La paura degli uomini" di Letizia Paolozzi e Alberto Leiss aggiunge un altro mattone a questo edificio del culto della femmina. Il libro tocca temi interessanti quali i vari fenomeni mediatici come le celebri "veline" e il loro rapporto con la società e la politica, oppure l'aborto e il "caso Englaro". Tutto questo però è viziato da un punto di vista troppo partigiano e francamente ingenuo, un'analisi che non tiene conto in nessun modo del lato "meno positivo" delle donne. Per gli autori è l'uomo il problema, è Lui che provoca guerre e politiche corrotte, è ancora Lui che non permette alle donne di decidere sul proprio corpo e sempre Lui che non accetta che una vita ormai insostenibile possa terminare e insiste con accanimenti terapeutici. Questo è il pensiero comune: l'uomo è cattivo, portatore di morte e corruzione, viceversa la donna è buona, portatrice di vita e onesta su tutti i fronti........da qui si comprende come qualsiasi ragionamento a volte è sbarrato dal pregiudizio. La realtà è invece ben più impietosa con tutti, maschi e femmine. E' semplicemente un falso che tutti gli uomini vogliano e favoriscano i conflitti e le guerre, che nei casi più numerosi sono causati da convinzioni religiose che vedono in primo piano anche il sesso femminile,nessuno di voi ha mai ascoltato le convinzioni sul conflitto israelo palestinese delle donne di entambe le parti? gli esempi potrebbero continuare anche con gli interessi economici, dove le donne raggiungono gli alti vertici aziendali anch'esse diventano i rapaci della finanza che tutti conosciamo. Per quel che riguarda l'aborto la cosa è ancora più sconvolgente. Interi movimenti "per la vita" sono capeggiati da donne che non guardano in faccia a niente, tanto meno al dolore delle altre donne che affrontano un così delicato intervento. Lo stesso caso di Eluana Englaro, ha mostrato che ci sono donne assolutamente prive di empatia, invasate di politica quanto il più conservatore degli uomini. Le "veline" sono poi il caso più spaventoso perchè sono l'esempio vivente di cosa accade quando un solo sesso viene idolizzato. Perchè non esistono i "velini"?? sono solo gli uomini che non vogliono riconoscere l'importanza estetica dei ragazzi maschi? o non sono anche le donne, che la vanità eccessiva preclude questa possibilità? (questo argomento è molto complicato e saraebbe troppo lungo esporre qui la mia teoria). Questa favola bella di una donna migliore che viene schiacciata da un mondo maschile è giorno dopo giorno sempre meno credibile proprio perchè il femminile è già in molti posti chiave della società e in alcuni ci è sempre stata, mostrando che il male, voglio dire la parte oscura dell'essere umano, riguarda anche questa creatura troppo piena di sè per ammettere i suoi stessi errori.La questione esposta dai due autori è dunque, secondo il mio parere, parecchio superata. La vera, unica , autentica parità è quella tra esseri umani ed è molto lontana dall'essere raggiunta. Solo in una cosa si è sempre sperato e si spererà, di icontrare sul nostro difficile cammino delle persone migliori, al di là del sesso a cui appartengono.
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