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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2024
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Immergendosi nelle pagine di "Un segreto non è per sempre", si ha quasi la sensazione di trovarsi nel bel mezzo di un thriller psicologico. I personaggi che lo popolano sono davvero tanti, a tratti troppi, e quando si deve trovare un colpevole in un marasma così, si arriva a sospettare di tutti, ma proprio questi tutti continuano a rimescolare le carte in tavola. Nel caso dell'omicidio dello scrittore Konrad Azais, solo una persona conosce la verità, ma il suo essere ostinata a celarla, vi farà dubitare e dubitare fino a poche pagine dalla fine. La chiave di svolta sta in una ragazzina, Clara, la nipote dell'uomo ucciso, che si trincera dietro una corazza fatta di inganni e bugie per proteggere sè stessa e qualcuno a cui, inaspettatamente, tiene molto. La scrittura di Alessia Gazzola si riconferma molto fluida e pulita, qualche salto temporale che lascia dei dubbi, ma uno stile narrativo che coinvolge e non annoia. Personalmente, ho apprezzato anche la scelta di introdurre il caso senza entrare subito nel vivo, come invece era successo con l'omicidio Valenti nel primo volume; sarà proprio per questo che mi ha fatto immergere nella storia, facendomi staccare a fatica. Durante la lettura ho notato anche una crescita della protagonista, Alice, sia dal punto di vista lavorativo, a tratti meno pasticciona e più controllata nelle sue decisioni, sia dal punto di vista umano, nonostante il suo cuore sia ancora perfettamente spaccato a metà.
Secondo episodio della serie, troviamo un'Alice più incasinata che mai fra gli uomini che fanno parte della sua vita: Claudio, il be medico legale e suo superiore, e Arthur, figlio del Supremo e suo fidanzato. Sempre più pasticcione, ma ricorda a volte Bridget Jones nel suo creare danni a tutto andare. Nuovo giallo da risolvere di cui non vi dirò niente, ma avvincente come il precedente. Mi piace l'intuito di Alice, il suo non voler mai accettare le soluzioni più semplici, ma voler andare fino in fondo ad ogni costo, anche se tutti la pensano diversamente da lei. Finale in sospeso, che lascia capire ci sarà un seguito.
Alice sta faticosamente cercando di farsi strada nel competitivo ambiente dei medici legali, il difficile rapporto col fascinoso giornalista Arthur, figlio del 'Supremo' (il primario dell'istituto di Medicina Legale), si trascina tra alti e bassi ed Alice si trova a lasciarsi coinvolgere fin troppo nel caso di un sospetto suicidio. Il cadavere rinvenuto in una villa vicino Tarquinia è quello di un famoso scrittore ungherese; anziano e malato, ospitato in casa dell'unica figlia femmina si trovava a dover subire una perizia per l'interdizione da parte di due dei figli maschi.
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