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Vincitore del premio Gran Guinigi 2017 a Lucca come miglior graphic novel, Ghirlanda è dedicato nella prefazione dell’autore ai Moomin di Tove Jansson e questo è senza dubbio un dettaglio alla comprensione e all’immersione nell’immaginario che la storia porta con sé, oltre al fatto che i protagonisti sono i Ghir, somiglianti anche ai personaggi stessi di Moomin. Sono tracciati in bianco e nero con un segno sottile e linee rotondeggianti, e il mondo in cui si muovono, Ghirlanda, è fantastico e surreale, in continua evoluzione e senza un tempo definito (che potremmo definire circolare?), quasi etereo. La trama ruota attorno al Ghir protagonista che abbandona Ghirlanda alla ricerca della sua compagna incinta, tra varie entità, misteri e vicessitudini che corrono con ritmo incessante, mai frenetico o sgangherato, anzi melodico. In questi paesaggi che cambiano in continuazione, i Ghir indifesi restano in balia di creature mostruose che incombono, di divinità antropomorfe, di montagne che parlano, di mastodontici uccelli simboleggianti il destino.
Una monumentale (oltre trecento tavole in b/n) opera a fumetti uscita in contemporanea in Francia per Casterman e in Italia per Logos edizioni. Il mondo fantastico pensato dal duo Mattotti-Kramsky ha per protagonisti i ghir, animali parlanti che somigliano un po' a orsi, un po' a trichechi. Una lunga odissea intrisa di un lirismo ed una malinconia assoluta (specie nel finale affatto consolatorio). L'altissima qualità cartotecnica dell'edizione della nostrana Logos esalta il segno "incisorio" di quel grandissimo artista che risponde al nome di Lorenzo Mattotti. Da avere ed esibire in bella mostra nella libreria di casa. Opera a fumetti e vero e proprio "oggetto d'arte".
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