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Anno edizione: 2016
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Un buon romanzo psicologico e coinvolgente, visto dalla parte degli uomini e indicato per coloro che amano le storie d'amore tormentate. Il protagonista, che racconta la sua storia in prima persona ed è intelligente, molto colto, piuttosto arrogante e tendente alla melanconia. È dottore in medicina e svolge la professione di ricercatore in neurofisiologia umana all’università La Sapienza. Anouche, invece, è una giovane scrittrice –scrivere l’aiuta a controllare le sue paure-, bellissima, intelligente e nevrotica. Talvolta è l'irrazionalità dell'altro sesso a concorrere ad affascinare coloro la cui personalità risulta particolarmente complessa come quella del protagonista. Quando i due si incontrano, non solo fra i due è amore a prima vista, ma il protagonista sente il bisogno di cambiare il lavoro che fino ad allora svolgeva per impegnarsi in un'altro tipo di ricerca, che lo avvicini maggiormente alla donna che ama. Anouche si ritrova incinta, ma la gravidanza, invece di renderla più serena, la fa sprofondare in una forma di psicosi depressiva. Dopo un tentativo di suicidio, la famiglia di Anouche vieta al protagonista di rivederla. Per cercare di dimenticare Anouche, che gli ha lasciato un vuoto incolmabile, il protagonista intreccia una relazione con una donna più equilibrata, convinto che stando vicino a una donna più semplice e allegra sarebbe potuto guarire. Ma il loro rapporto non si evolve perché non hanno interessi in comune, a parte il sesso, e il protagonista ha bisogno di maggiori stimoli intellettuali per essere appagato da una relazione. Pertanto i due si lasceranno alla vigilia della partenza di lui, invitato a Cuba a partecipare ad un congresso che, per brevità, potremmo chiamare di tipo scientifico letterario. Nell’isola caraibica il nostro studioso di neuroscienze conosce la splendida Nina. Nina era già apparsa nei sogni del protagonista prima ancora di conoscerla, e con lei scopre non tanto un connubio intellettivo quanto sessuale. Tuttavia i sogni che ha iniziato a fare dopo la separazione di Anouche diventano sempre più angoscianti, tanto che inizia ad avere timore ad addormentarsi e a sforzarsi di rimanere sveglio il più a lungo possibile per non doverli affrontare. La mancanza di sonno crea al protagonista delle allucinazioni tali da fargli confondere sogno e realtà. Quali siano gli eventi che hanno determinato in lui lo stato di crisi, lo scoprirà solo quando sarà costretto ad un riposo forzato. In considerazione della complessa descrizione introspettiva che il protagonista fa di se stesso, riassumere il romanzo tende a banalizzarlo. Brayda è bravo a creare un racconto che è a metà fra il surreale e lo psicologico. I termini medici e anatomici che inserisce nel testo non solo danno al romanzo una solida veste scientifica, ma tendono ad assomigliare anche a formule magiche destinate a creare quell’atmosfera surreale che ben si adatta al delirio in cui cade il protagonista. Per quanto la scrittura sia scorrevole, i concetti che il protagonista esprime hanno necessità di una certa elaborazione da parte dei lettori. Opportunamente i capitoli sono molto corti e questo agevola la comprensione. Effetti collaterali dei sogni è un romanzo dalla scrittura asciutta, interessante, colto, dal ritmo sostenuto e in cui serpeggia un erotismo latente che rende la lettura coinvolgente. L'inconveniente che si può rilevare, peraltro, è che, per quanto l'autore si soffermi più volte a segnalare il disagio del protagonista derivante dai sogni angoscianti, non ne descrive compiutamente nessuno e questo rende le sue affermazioni alquanto astratte. Brayda riesce a far vivere al lettore il fascino dell’irrazionalità di una donna bella e nevrotica che alterna momenti in cui ritiene che il protagonista sia la sua ancora di salvezza ad altri in cui lo respinge sentendosi soffocata e manipolata.
Recensioni
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