Quale sinistra?
La danno per scomparsa. Le sigle della sinistra radicale sono ridotte a minuscoli gruppi politici, divisi tra loro da pregiudiziali ideologiche, quando non consunti dall'autoreferenzialità. Colpita in primo luogo dalla crisi dei circoli e dei tradizionali canali di militanza di partito, la sinistra radicale soffre ormai da un decennio a questa parte di una frattura fra il proprio linguaggio e il senso comune. I due autori provano a comprendere i motivi delle difficoltà della sinistra italiana. La marginalità della sinistra è da attribuire, in parte, a una crisi generale della sfera pubblica. Il rovesciamento del ruolo della politica nell'esistenza degli individui ha cambiato anche il linguaggio e le modalità degli antagonismi sociali, che la sinistra non riesce più a intercettare. Si tratta di ricostruire il senso della propria presenza nella società. Da qui l'esigenza di ripartire da un nuovo tipo di relazione fra sociale e politico, che tenga conto anche dall'attuale processo di integrazione europea. Nello scenario di oggi, restituire senso alla parola sinistra significa oggi restituire senso alla parola politica e alla parola democrazia. Prefazione di Matteo Pucciarelli.
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Anno edizione:2016
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