Quando fiorirò saprete che vi starò sorridendo

Michele Lama nasce a Forlì il 19.03 1976,15 giorni prima della scadenza ufficiale, per fare un regalo speciale il giorno della festa del papà, l’ultimo anno in cui San Giuseppe è festa nazionale. Ha una vita piena, amato dai genitori e parenti premurosi che lo fanno crescere in un ambiente sano, a contatto con la natura, e lo introducono alla musica, lo sport e alle relazioni sociali come scout. Non brilla in ambiente scolastico perché non lo trova mai particolarmente stimolante e fa il servizio di leva obbligatoria. Lavora come idraulico e si specializza sui sistemi di purificazione dell’acqua. Incontra la sua compagna di vita in questo periodo che l’accompagnerà per 27 anni splendidi e solo alla fine terribili. Un incidente nel 2019 lo porta a un bivio e gli dona una seconda occasione, non si arrende e supera molte sfide che riesce ad elaborare grazie alla scrittura e alla sua sensibilità. Dalle persone che incontra e lo aiutano a rialzarsi a quelle che lo abbandonano drammaticamente, nascono le sue opere, che scrive di getto e che gli vengono dal cuore, senza particolari elaborazioni, e ogni volta che sa di aver fatto qualche cosa di buono si emoziona come per un atleta quando viene ripagato sul podio di tutti i suoi sacrifici. Scrive per poter essere di aiuto a quelle persone che si sentono in difficoltà, schiacciate dalle avversità della vita, che non si sentono valorizzate e temono di non farcela, ma hanno molte più risorse di quel che credono. Una poesia, scritta nel 1997 sulla carta del regalo di Natale alla sua fidanzata, resta in un cassetto per 25 anni e vedrà la luce pubblicata da Aletti nel libro “Tra un fiore colto e l’altro donato”. È l’inizio di quest’avventura…