Quella sera dorata

Cameron mi piace sempre. La sua scrittura raffinata, elegante e fresca è sempre perfettamente riconoscibile, come riconoscibili e perfettamente cameroniani sono i personaggi e le situazoni. I personaggi sono molto ben caratterizzati, ma piano piano, poco alla volta: il lettore li conosce e apprende i fatti solo strada facendo. Si tratta anche in questo caso di una situazione un po' surreale, con personaggi che sembrano completamente fuori posto. In stile Cameron.

Il romanzo racconta delle vicende di un giovane dottorando del Kansas che si reca in Uruguay per convincere gli esecutori testamentari di un famoso scrittore, morto suicida, a concedergli il permesso di scrivere la sua biografia. Le persone da convincere sono tre : la moglie, Caroline, donna algida, orgogliosa e depressa; l'amante, Arden, mamma sola di una bimba di 8 anni, sprofondata nelle abitudini domestiche; il fratello maggiore, Adam, ammaliatore disilluso dai molti acciacchi. Il bello sta nel fatto che vivono tutti e tre sotto lo stesso tetto o quasi. Il tetto in questione è un anacronistica e sfarzosa villa in stile europeo, ormai decadente, immersa nelle terre selvagge della Pampa uruguayana. Questi sono gli ingredienti perfetti per una storia particolare, le scene si susseguono lente, i dialoghi sono molto curati, piacevole da leggere più per l'atmosfera che per la storia in se anche perché nel libro succede ben poco. Consigliato per una lettura leggera e afosa.

Dopo aver letto questo romanzo ho pensato ad un aggettivo che potesse descriverlo.. SOAVE.. sì è un romanzo soave, scritto con soavità, soavi i dialoghi.. è un romanzo che ho amato sin dalla prima pagina.. lo consiglio, lascia il cuore sereno e colmo di.. soavità. .