Raffaella medicina di Dio
Quanti la incontravano nelle corsie dell'ospedale o nella farmacia dove prestava il suo servizio rimanevano conquistati per sempre dal suo sorriso e dal suo sguardo. Ha speso la vita donando amore a chi era nella sofferenza, con particolare attenzione ai più poveri, agli anziani e ai bambini. Tutti circondava di mille attenzioni e tutti richiamava al destino eterno dell'esistenza. Il popolo della Ciociaria prese subito a chiamarla "l'angelo dei malati" sempre pronto a confortare e consolare . Di un arcangelo, Raffaele, portava il nome , che significa "medicina di Dio". E la beata suor Maria Raffaella Cimatti (Faenza, 1861 - Alatri, 1945) per chi la incontrava è stata realmente una medicina che leniva i mali del corpo e dello spirito. Questa energica donna romagnola - figlia santa di una famiglia santa (il fratello Vincenzo è già venerabile) - ha testimoniato la sua eroica carità soprattutto negli anni della seconda guerra mondiale, contribuendo con la sua preghiera e la sua invincibile speranza a salvare dalla distruzione l'ospedale di Alatri.
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Anno edizione:2011
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