La ragazza dal vestito blu

Nella Berlino del 2017, Hanna trova, nella stanza di sua nonna, una lettera in cui si accenna di un ritrovamento di opere appartenenti ad un gallerista ebreo di cui lei sarebbe erede. Incuriosita, cerca di saperne di più da sua nonna ma trova un ostacolo dovuto alla mancata volontà di Evelyn di riaprire la porta sul passato. Hanna intraprende così un percorso per cercare di scoprire la storia della sua famiglia, arricchita da ritrovamenti artistici, storie d’amore e sullo sfondo della seconda guerra mondiale. Un romanzo avvincente e di facile lettura, nel quale la trama romantica si intreccia con la vicenda delle opere di Johannes Vermeer, uno dei massimi esponenti della pittura barocca olandese. Consigliato non solo agli appassionati di storie romantiche ma anche a quelli di arte.

La ragazza dal vestito blu è un romanzo improntato sulla memoria, ispirato alla storia vera dell’autrice (cosa che mi ha incuriosito sin dall’inizio!)

Sicuramente il personaggio più empatico è quello della bisnonna Senta, una donna che in un’epoca storica complessa, qual è stata quella della Seconda guerra mondiale, è riuscita a mantenere viva la determinazione e lo spirito di libertà che l’ha accompagnata per tutta la vita. Senta, infatti, non esita ad abbandonare la figlia per rincorrere il sogno d’indipendenza e di emancipazione. In un momento storico nel quale per le donne non c’era spazio fuori dalle mura domestiche riesce a emergere, a farsi notare, a pubblicare i propri scritti a suo nome, sacrificando, però, la propria famiglia. Ed ecco che Hannah e le due donne si ritrovano idealmente unite dinanzi a un pezzo d’arte che apre la strada verso tematiche e situazioni delle quali saranno indiscusse protagoniste. Lo stile della prosa, pur essendo semplice, è estremamente curato. La ricostruzione storica è perfetta e tutti gli eventi, narrati da un narratore onnisciente, appaiono ben contestualizzati. L’alternanza delle protagoniste non crea confusione nel lettore, tutt’altro, questi appare coinvolto e desideroso di scoprire sempre più dettagli riguardo le loro esistenze e, perché no, anche sul pittore Veermer e sui suoi dipinti. Un romanzo dolceamaro. Una lettura molto toccante.