La seconda guerra mondiale fa da sfondo all'amore tra Mara e il partigiano Bube, due ragazzi costretti a crescere troppo velocemente in un panorama politico in cui l'apporto dei giovani alla costruzione di un nuovo paese è fondamentale ed in cui gli ideali politici incarnati dai partigiani portano con sè delle conseguenze non sempre facili per i loro sostenitori. Molto scorrevole e ben scritto, non mi ha eccessivamente emozionato, così come mi aspettavo che più spazio fosse lasciato alla cornice storica. Bel libro, ma che non mi resterà nel cuore.
Mara è una giovane di Monteguidi, piccolo paese della Val d'Elsa, che all'indomani della Liberazione conosce il partigiano Bube, eroe della Resistenza, e se ne innamora. Questi, tornato alla vita civile imbottito di precetti di violenza e vendetta, ha commesso un delitto e, dopo un periodo alla macchia, viene catturato e condannato a quattordici anni di carcere. Mara, maturata proprio grazie alla forza del sentimento per Bube e divenuta ormai donna, decide di aspettare l'amato con animo fedele e ostinato. Con questo romanzo - pubblicato nel 1960 e seguito nel 1963 da una celebre versione cinematografica interpretata da Claudia Cardinale - Cassola si aggiudica il premio Strega e raggiunge il successo anche internazionale. "La ragazza di Bube" segna una profonda cesura nella narrativa italiana del dopoguerra: benché ispirato a una vicenda realmente accaduta, il romanzo si arricchisce di elementi psicologici e lirici superando le istanze neorealiste, tanto per il linguaggio quanto per il rifiuto dei dogmatismi ideologici. "Il romanzo" sostiene infatti Cassola "viene prima di ogni interpretazione della realtà, è la ricerca continua della verità degli uomini."
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Anno edizione:2010
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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ILARIA BRACCIOLINI 13 marzo 2017
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Alex Trombini 10 agosto 2014
Il cambiamento italiano post dittatura, post guerra, quando il popolo mutava da asservito a vendicatore (non a caso, il soprannome partigiano di Bube), per bilanciare il ventennio fascista e riprendere in mano le redini di una nazione che, come Mara, la protagonista, dal periodo di una giovinezza inconsapevole e superficiale — il cui unico obiettivo era un paio di scarpe coi tacchi —, passa alle responsabilità delle scelte difficili ma dettate da cuore e ragione. Comencini, all'inizio degli anni 60, ne fa un film dal bellissimo bianco e nero, con qualche cambiamento qui e là ma fedele all'idea di fondo del romanzo, con protagonista l'incantevole Cardinale.
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Cassola spiega come l'ordine emergente della nuova repubblica italiana abbia tradito le aspirazioni libertarie di tanti italiani, ma il suo romanzo contiene anche una riflessione dolorosa sulla responsabilità delle azioni individuali.
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