Ho fatto la doppietta. Ieri “L’Ingrato” oggi “Ragazzo”. Insomma dacci oggi il nostro @sacha_naspini quotidiano. Ora ne ho le prove comunque. @sacha_naspini ha un superpotere. È uno dei pochi che riesce a dissociare la sua scrittura dal contenuto dei sui libri. In senso positivo ovviamente. Ti fa sognare con immagini ed espressioni fuori dal comune. Quasi sempre diverte. E nello stesso tempo ti fa salire l’angoscia. Maestro assoluto dello “show don’t tell”. “Ragazzo” è un racconto/romanzo crudo e spietato. Non spoilero, ma con un finale mozzafiato. Matteo e Giacomo sono le due voci e i due punti di vista, che si alternano e si rimbalzano. Due adolescenti. Amici storici. Inseparabili, nonostante siano diversissimi per carattere. Arrivano a odiarsi a volte. “Proprio non lo sopporto quando fa così. Giacomo mi obbliga sempre a fare cose che non voglio” pensa a ripetizione Matteo. “Cerchi nuovi amici, e con <Matteo il ritardato> appeso al collo non puoi farlo” è invece la convinzione di Giacomo, esplicitata dall’amico. Sono la solitudine e la loro provenienza misera ad unirli. Unico baluardo contro il resto del mondo che li respinge, li bistratta, li umilia. Sono privi di riferimenti etici e senza strumenti per affrontare in modo sano la loro crescita. Gli adulti sono modelli pessimi e sembrano loro a far la parte dei ragazzini, per quanto sono figure vuote. Tra Giacomo e Matteo si frappone, suo malgrado, un terzo incomodo. O meglio “incomoda”. La Corinna Gentileschi, di cui Giacomo è infatuato, che neanche Dante con Beatrice. Matteo teme possa essere lei la causa della rottura del legame con l’amico. Ergo del suo abbandono. Il libro è un ritratto duro di ragazzi inseriti in una periferia, che è si fisica, ma pure di esistenze allo sbando. Bambini poco cresciuti, che vorrebbero mostrarsi uomini. Però “la verità è che possiamo andare in giro armati fino ai denti e fumare tutte le sigarette del mondo: non cambia niente.“ Non aggiungo altro su @sacha_naspini perché mi sale il crimine per quanto ha una penna portentosa.
