Un'autrice assolutamente da conoscere, soprattuto per chi ama la forma breve (talora, qui, brevissima) della scrittura. Sono 48 i racconti qui riuniti, che - a quanto dice l'editore (Mondadori)- comprendono tutti i racconti delle 4 raccolte pubblicate dalla Hempel. Circa sedici quelli che mi hanno più colpito e che ho più amato. Uno, invece - l'unico racconto davvero lungo, "Rientrata" - non sono riuscito a seguirlo: direi che la forma lunga non si addice alla Hempel. Lo stile della Hempel è molto particolare e, francamente, non riesco a vedervi la somiglianza a Grace Paley o Alice Munro indicate in copertina. Il fraseggio è generalmente scarno, ma in modo assai diverso da quello che si ritiene caratterizzare i "minimalisti". Si va avanti per cenni, per allusioni, ma anche con descrizioni rapide, incisive; ti sorprende ad ogni angolo, è denso di lirismo, ironia, ritmo. E' spesso una scrittura colta e ho molto apprezzato alcune note inserite dal traduttore/editore (lo si praticasse più spesso!!).Ciò che francamente mi ha incuriosito prima, e favorevolmente colpito poi, è che Gordon Lish è stato l'editor delle due prime raccolte e che a lui la Hempel - chde ne ha seguito i corsi di scrittura creativa - esprime la propria gratitudine: compensando quell'immagine negativa che se ne era diffusa dopo le "rivelazioni" sui suoi rapporti con R. Carver. Per sua stessa natura, un libro da tenersi accanto e rileggere, più d'una volta.
Ragioni per vivere
La prima raccolta di racconti di Amy Hempel fu pubblicata a metà degli anni Ottanta, quando la scena letteraria americana vide un inaspettato rinascimento della forma del racconto con l’arrivo di voci quali Raymond Carver, Richard Ford, Jay McInerney, grazie anche al lavoro dell’editor Gordon Lish, il maestro della limatura, della riduzione, della semplicità stilistica. Ma la prosa di Amy Hempel è più facilmente assimilabile a quella di alcune “maestre”, da Cynthia Ozick a Grace Paley, ad Alice Munro. I suoi personaggi, feriti, irrequieti, non meno tragici di quelli di Carver, non si lasciano distruggere da avvenimenti imprevisti e inevitabili, da errori e scelte sbagliate. Hanno infatti imparato a contare su piccoli trionfi quotidiani di umorismo e ironia per trasformare le cicatrici in ragioni per continuare a vivere; e ad attingere alla riserva di forza dell’animo femminile, fatta di sincerità, capacità di emozione e di relazione, non solo con le persone ma con il mondo animale, o vegetale.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2022
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Formato:Tascabile
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CARLO TURCO 07 settembre 2010
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