Premesso: diffido dai sequel. Né mi hanno mai convinto i prequel. Questa poi appariva, più di altri, una vera e propria operazione commerciale: l'uscita del prequel quasi in contemporanea con quella del film basato sul primo romanzo Le Belve. Reset. Dimenticate tutto. Il romanzo ha vita propria ed è adrenalina pura. Montato come fosse un film, di quelli senza tregua: inquadratura, stacco netto, prossima inquadratura. Nessuno riesce ad arrivare dove Winslow eccelle: evocare nel lettore, con l'uso di un linguaggio ridotto all'osso, l'immagine nitida della situazione che viene raccontata; come fanno i migliori cineasti che sostituiscono le parole con la giusta inquadratura. Nel genere (il "suo") non c'è niente di meglio o anche solo paragonabile. Per chi ha amato "Le belve", adorato il "Potere del cane" (insuperato affresco sulla criminalità organizzata), per chi è stato sorpreso da "La lingua del fuoco" e da "Satori", per chi rimpiange l'"Inverno di Frankie Machine" (di cui un cameo in questo ultimo lavoro) e la "Pattuglia dell'Alba", "I re del Mondo" certo non deluderà le aspettative, anzi renderà ancora più carica di pretese l'uscita del prossimo romanzo. Assolutamente da non perdere.
I re del mondo
Ben e Chon, gli eroi de "Le belve", hanno avviato da non molto il loro business: coltivare e diffondere ad ampio raggio la miglior marijuana di tutta la California. Ma qualcuno non è disposto a lasciar loro mano libera, senza mantenere il controllo e incassare una percentuale sui loro traffici. Finché si tratta di combattere con gli sbirri corrotti che si sono fatti avanti per riscuotere la tangente, Ben e Chon possono anche cavarsela con pochi danni. Ma il gioco dietro il ricatto è molto più ampio, e coinvolge nomi insospettabili: un'intera cricca di surfisti e hippy che si sono stancati di predicare pace e amore e hanno deciso di accumulare denaro nel modo più efficace e rapido che esista al mondo: il traffico di stupefacenti. Una cricca in affari da più di trent'anni, di cui fanno parte anche i genitori di Ben e Chon, e che ha per capo Doc Halliday, re del surf, convertito alla cocaina e legato a doppio filo con i narcos messicani...
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2012
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Valentino Castiglioni 05 marzo 2017
Stupendo romanzo che intreccia la storia dei genitori dei protagonisti del prequel “Le Belve” e dei figli. Se nel prequel non si sapeva chi fossero i genitori di Ophelia, Ben e Chon, in questo romanzo più si va avanti con la vicenda e più si intrecciano i rapporti tra i genitori e i figli fino a quando si viene a scoprire chi è figlio di chi rivelando piacevoli sorprese. Il romanzo è caratterizzato da uno stile scorrevole, coinvolgente e capitoli brevi.
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