Avevo aspettative piuttosto alte nei confronti di quest'opera, che so aver ispirato moltissimi prodotti (letterari, televisivi, ludici e videoludici) a carattere esoterico o fantastico. Tuttavia, termino la lettura piuttosto delusa non solo dal fatto che Il Re Giallo sia al centro di soli tre racconti (aspetto che già conoscevo, essendomi preventivamente informata online), ma più in generale dalla banalità di certi racconti. I finali sono prevedibili, la vena weird/horror quasi inesistente; gran parte delle storie parlano di amore, e lo fanno in modo terribilmente banale (un uomo che si innamora di una ragazza la prima volta che la vede, e lei ovviamente ricambia: che originalità!) Molte tematiche ricorrono (la presenza di artisti, che riflette la carriera da pittore di Chambers stesso; l'ambientazione parigina, anch'essa autobiografica; ecc) con il risultato che molti racconti si somigliano e si confondono. Insomma, ad eccezione di poche storie (Il riparatore di reputazioni, Via della prima bomba, in parte La maschera) ho trovato questa raccolta ripetitiva e banale, e mi è del tutto inspiegabile come possa aver procurato all'autore una simile celebrità. E no, il fatto che la raccolta sia stata pubblicata oltre un secolo fa non basta a giustificare la sua mediocrità, viste le vette a cui autori come Poe ci hanno abituati.
