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Anno edizione: 2019
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Un lavoro di ricerca unico, in grado di analizzare la più sorprendente delle teorie della fisica e la più fondamentale delle domande della filosofia con invidiabile competenza in entrambi i campi. Una sintesi mirabile tra le due culture.
Schrödinger:«L'intera idea dei salti quantici è priva di senso, il salto è graduale o improvviso? Dobbiamo domandarci: come esattamente l'elettrone si comporta durante il salto? Quali leggi governano il suo moto durante il salto? Para fantasia».
Bohr: «Quanto dici è assolutamente corretto. Ma non dimostra che non esistano salti quantici, dimostra soltanto che non possiamo immaginarli».
Schrödinger: «Lascia queste cose ai filosofi. Se tutti questi maledetti salti quantici sono qui per restare, mi dispiace di essermi fatto coinvolgere dalla meccanica quantistica».
Bohr: «Ma tutti noi siamo felicissimi che tu lo abbia fatto!»
La meccanica quantistica ha una posizione unica nella storia della scienza. Essendo parte della famiglia di teorie scientifiche che hanno arricchito la cultura occidentale dal XVII secolo in poi, dovrebbe porsi l'obiettivo di descrivere una realtà in qualche modo «oggettiva» e indipendente da chi la osserva; invece, la meccanica quantistica appare di fatto come la prima teoria scientifica che sembra mettere in dubbio l'esistenza stessa di questa realtà, almeno nelle forme in cui alcuni secoli di scienza ci avevano abituato a pensarla. Nessuna teoria scientifica, per quanto rivoluzionaria e capace di cambiare l'immagine del mondo che ci circonda, era arrivata a tanto. È per questo motivo che la meccanica quantistica ha avuto un effetto così dirompente anche in filosofia, dando vita – fin dai suoi albori, negli anni venti del Novecento – a un dibattito serrato sull'idea stessa di realtà fisica. A cento anni di distanza, la questione sembra tutt'altro che chiusa; ancora oggi le discussioni continuano, in forme rinnovate, nel mondo scientifico e filosofico internazionale ormai globalizzato, dal canadese Perimeter Institute for Theoretical Physics alla Templeton Foundation, fino agli istituti di fisica di Hong Kong o Bangalore. In questo libro, denso e accurato, Federico Laudisa ricostruisce il dibattito sull'immagine del mondo fisico nella fase di nascita e consolidamento della meccanica quantistica, delineando l'evoluzione delle "idee" relative al nascente mondo quantistico e alle implicazioni filosofiche che ne sono derivate, con una particolare attenzione alle assunzioni epistemologiche presenti in modo esplicito o implicito, ma senza dimenticare l'ambiente storico nel quale le discussioni hanno preso forma. «La realtà al tempo dei quanti» è un lavoro di ricerca unico, in grado di analizzare la più sorprendente delle teorie della fisica e la più fondamentale delle domande della filosofia con invidiabile competenza in entrambi i campi. Una sintesi mirabile tra le due culture.
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