Un regalo da Tiffany

Classico romanzetto d’amore, all’apparenza semplice ed anche un po’ banale, solito clichè del padre rimasto vedovo che cerca una nuova compagna per lui ed una madre per la sua bambina. Riserverà invece un finale a sorpresa, non quello che tutti ci aspetteremmo di leggere, ma una svolta della storia che stupirà il lettore e che giustifica la lettura di questo libro, giudicato inizialmente poco più di un “Harmony”. Naturalmente è immancabile l’happy end, ma almeno l’intreccio delle vicende riserva qualche colpo di scena davvero non male.

Devo ammetterlo, ero scettica quando all'inizio ho acquistato questo romanzo al suo esordio in una libreria di Firenze, eppure a distanza di anni devo ricredermi su ogni dubbio e incertezza avuti quel giorno. “Un regalo da Tiffany” è un piccolo gioiello del genere, non il classico romanzo d’amore che dopo un po’ stanca per la sua stucchevolezza o per la voglia di seguire la moda di un filone ormai trito e ritrito. I personaggi ci vengono presentati inizialmente divisi e l’autrice ha l’abilità – nonostante l’uso della terza persona – di far immedesimare il lettore in ciascun punto di vista. Da Ethan a Rachel, da Daisy a Vanessa, da Terri a Gary e così via, in una spirale di eventi più o meno plausibili, conosciamo ciascuno dei personaggi che – a suo modo – avrà un forte impatto ai fini della storia. Diverse personalità, diversi punti di vista, si scontrano tra loro a seguito del primo plot twist che è immediato: un incidente a New York, per giunta alla Vigilia di Natale! Da quel momento in poi i piani del perfezionista Ethan Greene vengono sparpagliati come coriandoli il giorno di Carnevale e, sebbene appaia essere lui il protagonista principale dell’intera vicenda, vi meraviglierà sapere che nessun personaggio è realmente marginale. Neppure la più piccola del gruppo, Daisy, ha un ruolo di mera comparsa, ma bensì si rivela essere un’ottima spalla per il padre e un perfetto grillo parlante per gli altri personaggi. Con l’innocenza dei suoi otto anni diffonde la tenerezza del ricordo materno, che crede che un gioiello di Tiffany sia la fonte di ogni magia. E se il marchio Tiffany&Co. guarda la storia da lontano, l’anello smarrito da Ethan diviene il simbolo del sogno d’amore per due donne, molto diverse tra loro. Da una parte vive Rachel si ostina a vedere del buono nello spocchioso fidanzato Gary, troppo concentrato su di sé per badare ai sentimenti altrui; dall'altra parte vive l’algida Vanessa che, tra dubbi e incertezze, Ethan ha scelto come compagna di vita e figura materna per la piccola Daisy. In ciò non vi è l’intento dell’uomo di sostituire la dolce e compianta Jane, ma bensì la voglia di una stabilità familiare per sé e per la bambina. “Trovati una donna che sappia prepararti il pane”. Le ultime parole con cui Jane invoglia il marito a rifarsi una vita saranno quelle che spianeranno la strada ad Ethan nel secondo ed inaspettato plot twist della storia. Lo stile della Hill è gradevole, a volte frizzante, coinvolgente. La sua scrittura non ha grandi pretese letterarie però devo dire che il libro è scritto bene, la traduzione, in particolare, è molto accurata. Insomma, la lettura procede spedita, a volte quasi “di corsa”, spinta dalla curiosità di sapere come andranno a finire le varie vicende che si intrecciano nella narrazione. Una lettura piacevole e intrigante, dove la magia non ha età.

Divertente e accattivante! Un ottimo libro per sorridere e sognare! Consigliato a chi ama sognare!