Regalo di nozze non è la miglior opera di Vitali, tuttavia non manca di divertire il lettore. Il merito è sempre dello stile narrativo dell'autore, capace come pochi di tratteggiare un affresco del nostro passato prossimo, degli anni 50/60 e della loro "ingenuità". In questo libro il personaggio speciale, quello che ti trovi ad amare, è lo zio Pinuccio. La sua figura e quella della mitica 600 Fiat sono al centro di una storia che diverte più in alcuni momenti e passaggi che non nel suo insieme.
Regalo di nozze
Una 600 bianca come la neve, la prima gita al mare, i mitici anni Sessanta.
Ercole Correnti ha ventinove anni, tra qualche giorno si dovrà sposare, dopo cinque anni di fidanzamento. In una calda domenica d'agosto, mentre sta andando a cena dalla madre, sul lungolago vede una Fiat 600 bianca. È proprio uguale alla macchina sulla quale il piccolo Ercole aveva fatto il primo viaggio della sua vita. Con mamma Assunta, papà Amedeo e soprattutto lo zio Pinuccio… Indimenticabile, quella gita. Come era indimenticabile lo zio Pinuccio. «Nato gagà», diceva sua sorella Assunta. Ma anche insuperabile cacciaballe, che millantava di essere mediatore d'affari per i grandi produttori di seta del comasco e se ne inventava d'ogni genere. Grazie ai suoi mirabolanti racconti, sapeva affascinare qualunque femmina gli capitasse a tiro. Solo dopo vent'anni Ercole riuscirà a scoprire i retroscena di quella che per lui bambino era stata una meravigliosa avventura, e che per il lettore è un viaggio negli anni del boom: quando la prima utilitaria era una grande conquista, e vedere il mare per la prima volta era un'emozione travolgente.
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Autore:
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Anno edizione:2023
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Mario Pernice 29 novembre 2017
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Leggere un libro di Andrea Vitali è come accomodarsi su un divano ed ascoltare un nonno che ti racconta una storia! In un attimo, ti ritrovi immersa nell’atmosfera del lago, dei piccoli paesi che lo circondano, degli abitanti. Come sempre, siamo sul lago di Como. Questa volta troviamo Ercole, 29 anni, prossimo alle nozze con Ester. Mentre sta rientrando a casa della madre, Assunta, Ercole vede, posteggiata sul lungolago, una 600 bianca. E alla sua mente riaffiorano i ricordi di una gita al mare con mamma, papà e lo zio Pinuccio, fratello di Assunta. Rientrato a casa, Ettore ripercorrerà, con la madre, un viaggio a ritroso nei ricordi di quando era bambino. Come sempre, Vitali, riesce a far trascorrere al lettore qualche ora di spensieratezza. Si legge tutto d'un fiato e risulterà difficile staccarsene finchè non si arriva alla fine.
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Michela Giovannini 03 gennaio 2013
"C'era una volta una Seicento bianca": direi che questo potrebbe essere l'incipit giusto per un libro che ruota attorno alle storie della famiglia Correnti (un nome un presagio?). Lo stile di Vitali si riconferma in una scrittura agevole, ricca e raffinata; mi ha rapita, come sempre, fin dalle prime righe ed è stato così fino all'epilogo. O forse solo un nuovo inizio?
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