Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli - Rachele Ferrario - copertina
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Letteratura: Italia
Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli
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Descrizione


Pioniera nell'arte e nella vita, donna di grande fascino e carattere, libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio, Palma Bucarelli ha contribuito a imporre in Italia l'idea moderna di museo, e ha rappresentato un modello inimitabile di emancipazione femminile.

Donna di grande fascino e carattere, occhi color ghiaccio e capelli pettinati alla Greta Garbo, amante del bello in tutte le sue forme, dalle sublimi espressioni dell'arte, al design, all'alta sartoria, Palma Bucarelli ha attraversato il Novecento lasciando un'impronta indelebile nel panorama artistico italiano. Nominata nel 1933, a soli ventitré anni, ispettrice della Galleria Borghese, dimostra fin dal principio il suo spirito determinato: quando Mussolini convoca tutti i soprintendenti d'Italia, lei non si presenta, e difenderà questa posizione indipendente per tutti gli anni del regime. Il coraggio, certo, non le manca: ai primi bombardamenti alleati sulla capitale, si impegna a portare in salvo il patrimonio della Galleria nazionale d'arte moderna, di cui è diventata funzionario con mansioni direttive, prima a Caprarola e poi, ottenuta la protezione di Pio XII, a Castel Sant'Angelo, mettendo preziosissime opere al riparo dai saccheggi nazisti. Il secondo no a Mussolini lo dice quando la RSI chiama i suoi a raccolta: resta senza stipendio, collabora con la Resistenza distribuendo in bicicletta il foglio clandestino «L'azione», e continua a proteggere la «sua» Galleria. Finita la guerra, Palma si deve ora confrontare con una società conservatrice e culturalmente arretrata. In quanto donna, fatica a imporre le proprie decisioni e spesso riceve sconsolanti risposte dallo Stato: quando le si offre la possibilità di acquistare il capolavoro di Boccioni 'La città che sale', opera simbolo del futurismo (oggi al MOMA di New York), il ministero della Pubblica istruzione blocca la trattativa, facendole sapere che non «ci sono soldi da buttare in stupidaggini». Ma anche qualche artista sembra non riconoscerle il suo intuito e la sua competenza: De Chirico la accusa di organizzare mostre sulle «astrattisticherie» di Kandinskij; Guttuso, con l'appoggio di Togliatti, la attacca perché predilige i pittori astratti. E quando espone le scatolette di Manzoni con la Merda d'artista, non manca un'interrogazione parlamentare. Tuttavia Palma non si perde d'animo: frequenta i più geniali e innovativi artisti italiani, li sostiene, allestisce mostre impensabili in quegli anni (come l'esposizione dei sacchi di Burri), porta dall'America Pollock e Rothko, apre a Schifano, Pascali e ai giovani artisti di Piazza del Popolo, influenza le commissioni della Biennale di Venezia, e riesce a farsi regalare alcune opere che oggi rappresentano la ricchezza della collezione permanente della Galleria. Per tutta la sua lunga vita potrà contare sull'appoggio dei suoi amici e corteggiatori, dai giornalisti Paolo Monelli, che sposerà negli anni Sessanta, e Vittorio Gorresio, amico di gioventù e da sempre innamorato di lei, a Giulio Carlo Argan, il compagno di università che scoprirà di amare negli anni professionalmente più difficili. Pioniera nell'arte e nella vita, donna libera in un mondo che alle donne lasciava poco spazio, Palma Bucarelli ha contribuito a imporre nel nostro paese l'idea moderna di museo, e ha rappresentato un modello unico di emancipazione femminile.

Dettagli

29 agosto 2018
352 p.
9788804706502

Valutazioni e recensioni

  • Testo indispensabile per la riscoperta di un personaggio centrale quale fu Bucarelli per la cultura italiana in anni assai complessi. Scorrevole e appasionante la narrazione, suggestiva ne rimane la storia, magistralmente punteggiata dall'autrice. Libro intenso e necessario.

  • Ragazzi che dire, adoro Palma Bucarelli, sono uno studente di Beni Culturali e tutto quello che ha fatto per la GNAM a Roma è stata una divinità. E' un saggio il libro in questione, purtroppo di difficilissima reperibilità oggi giorno. Presenta un piccolo fascicolo con una trentina di foto in bianco e nero che interessano tutta la vita della direttrice. Per quanto riguarda la leggerezza del libro questa è un po critica... Non scorre molto facilmente ma non annoia sicuramente :)

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Foto di Rachele Ferrario

Rachele Ferrario

Rachele Ferrario, studiosa e critica d’arte contemporanea, insegna fenomenologia delle arti all’Accademia di Belle Arti di Brera. Scrive per il Corriere della Sera. Cura mostre e ha diretto “Camera con vista” a Palazzo Reale a Milano. Ha pubblicato Lo scrittore che dipinse l’atomo. Vita di René Paresce da Palermo a Parigi (Sellerio, 2005), Scanavino e Crispolti. Carteggio 1957-1970 e altri scritti (Silvana editoriale, 2006), Giulio Paolini. Un viaggio a distanza (Nomos Edizioni, 2009) e David Tremlett. The Thinking in space (Nomos Edizioni, 2011). Nel 2011 ha scritto per Mondadori Regina di quadri. Vita e passioni di Palma Bucarelli.

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