Retribution

Con “Animism”, nel 2014 la cantante armonica inuit Tanya Tagaq ha vinto il Polaris Music Prize per il miglior album canadese. Tuttavia chi era convinto che avesse così affermato la sua identità musicale resterà sorpreso, come sorpreso sarà anche chi pensava che il successo internazionale, la partecipazione ai massimi festival e le esibizioni di fronte a location gremite l’avrebbero fatta approvare a un sound più morbido o a un approccio più rilassato. Ad “Animism” segue ora “Retribution”, un album musicalmente e politicamente ancora più aggressivo, più difficile, più emozionante e più potente. Un disco coerente e completo che non ha bisogno di essere edulcorato. La tematica è infatti quella dello stupro: lo stupro ai danni delle donne, della terra, dei bambini e lo sfruttamento forzato dei territori tradizionali. Compresa tra le tracce c’è infatti una cover da pelle d’oca di “Rape Me” dei Nirvana. Tra le collaborazioni presenti nell’album quella con il rapper Shad, The Element Choir (un coro di più di 45 elementi che fa improvvisazione), il cantante armonico siberiano Radik Tyulyush, il chitarrista elettrico Bernard Falaise, il violinista e produttore Jesse Zubot e il percussionista Jean Martin.