Roberto Ciaccio. Annotazioni di luce. La passione dell'attesa e dell'ascolto

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<p>Catalogo di mostra, 7 settembre - 3 ottobre 1991. Numerose riproduzioni in bianco e nero e a colori di opere. A cura di Pietro Bellasi. Testi di: Bellasi, Germano Beringheli, Tomaso Kemeny, Elena Pontiggia. Numerose riproduzioni in nero e a colori. Antologia critica, biografia, bibliografia, elenco mostre. Testi in inglese e italiano</p> 8vo. pp. 98. Dedica autografa di Roberto Ciaccio (Inscribed and signed by Roberto Ciaccio). Molto buono (Very Good). . . . <p><em><strong>Roberto Ciaccio si </strong>laurea in scienze politiche, con una tesi a carattere estetico "Genesi psicosociale dell'opera d'arte e suo momento ideologico", all'Università Cattolica di MIlano. Dopo le prime esperienze artistiche degli anni 1968-1977, basate sull'impiego di diversi materiali (lamiere, resine, plastiche), all'inizio degli anni ottanta inizia a sperimentare l'incisione, avvalendosi della preziosa collaborazione di <strong>Giorgio Upiglio.</strong> Negli anni 1990-1993 realizzerà la sua opera fondamentale, il libro con 8 incisioni "<strong>Annotazioni di luce in otto momenti per Holzwege</strong>" di <strong>Martin Heidegger, </strong>opera di grande impegno techico scientifico e concettuale. Quest'opera è entrata a far parte della collezione permanente del Dipartimento di Libri e Stampe del Museum of Modern Art di New York. <br /></em></p> <p>Sul  lavoro di Roberto Ciaccio, da sempre caratterizzato dal rapporto tra arte e filosofia, si sono tenute tavole rotonde e convegni, in prestigiose istituzioni scientifiche: Archivio di Nuova Scrittura, Milano 1992; Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Roma 1994; Biblioteca Cantonale, Locarno 1996; Collegio Cairoli dell'Università degli Studi di Pavia 2004; Kupferstichkabinett, Kulturforum, Berlino 2006. <br />Fra le principali esposizioni personali si ricorda