Il romanzo degli istanti perfetti

Le premesse erano veramente interessanti, ma alla fine del libro mi sono solo chiesta “perché?”. La parte riguardante il manoscritto mi ha lasciata molto perplessa, ma non posso scendere nei dettagli senza spoilerare il libro…. Decisamente non è un libro che consiglierei o che regalerei.

Il romanzo si svolge in una maniera così sciolta ed accattivante, alternando parti del racconto misterioso alla narrazione delle ricerche di Marietta, che leggendolo ti ci trovi immediatamente immerso e non puoi staccarne gli occhi finché non l’hai finito! Ho letto il libro praticamente tutto d’un fiato, mi è piaciuto moltissimo lo stile di scrittura di Montasser: ti coinvolge e ti cattura a tal punto che, sebbene la storia sia quanto mai realistica, è piena zeppa di coincidente ed imprevisti tali da stuzzicare l’attenzione e la curiosità del lettore al punto tale da invogliarne sempre di più la lettura!! ;-) L’ironia e la dualità dei punti di vista mi hanno permesso di entrare maggiormente nella storia, e posso dire che questo libro è una piccola chicca che racchiude al suo interno un mix di amore per la letteratura, la scrittura, la vita reale e ogni singolo avvenimento che più capitare ogni giorno…nel bene e nel male!! ;-) Leggetelo fino alla fine……perché il finale vi stupirà senz’altro!!!

nutile dire che il titolo è molto evocativo e anche la cover mi piace tanto. La prima impressione è stata buona e la narrazione dell’autore inizialmente mi è piaciuta, mi è sembrata molto scorrevole, direi musicale. La protagonista, Miss Piccini, ha suscitato in me subito una grossa simpatia. E’ una ragazza semplice, si è trasferita a Londra per seguire i suoi sogni ma si sente ancora un pesce fuor d’acqua, non capisce bene l’inglese quando è parlato con un accetto particolare e ogni volta che beve un caffè rimpiange l’espresso italiano. Il fatto che abbia origini italiane poi ha aumentato il mio slancio verso questa ragazza introversa e all’antica, caratterizzata da una “feroce passione per la letteratura” (cito testuale). Apprezzo molto la sua determinazione nella ricerca dell’autore del romanzo. Il fatto che non si arrendi all’evidente improbabilità di ritrovarlo. Mi fa piacere poi che si parli dell’Italia così spesso e in modo positivo oltretutto. Il romanzo quindi mi è piaciuto anche se ho trovato alcuni punti un po’ confusi. A volte non riuscivo a stare dietro ai cambi di prospettiva. La narrazione si interrompe bruscamente per dare spazio all’altra storia, quella del manoscritto perduto. Il ritmo veloce in questo caso mi ha fatto storcere un po’ il naso. A differenza quindi della prima impressione che ho avuto e dei primi capitoli, diciamo nel mezzo della storia c’è stato un calo e, a mio parere, confusione. Il finale però è bellissimo. Si è ripreso alla grande! Insomma non strabiliante ma sicuramente una lettura originale. Inoltre è sempre bello leggere libri che fanno trasparire attraverso i personaggi l’amore per la letteratura e il potere che questa ha ed esercita sull’animo umano.