Recensioni Satyricon. Testo latino a fronte

Satyricon. Testo latino a fronte di Arbitro Petronio

Encolpio e Ascilto sono due studenti metà vitelloni, metà capelloni che passano da un’avventura all’altra, anche la più sciagurata, con l’innocente naturalezza e la splendida vitalità di due giovani animali.
Federico Fellini


Attribuito a uno di più enigmatici personaggi della corte neroniana, quel Petronio "arbitro dell’eleganza" di cui Tacito ha tracciato un magistrale ritratto, il Satyricon è un’opera assolutamente originale ed eccentrica nel panorama della letteratura latina e di ogni tempo. Sullo sfondo delle peregrinazioni per l’Italia meridionale di Encolpio e Ascilto, cui si unisce il poeta fallito Eumolpo, campeggia nei suoi aspetti più grotteschi e triviali il mondo sordido e opulento della Roma imperiale, coi suoi liberti arricchiti (tra cui l’indimenticabile e quasi proverbiale Trimalchione), intellettuali velleitari, cacciatori di eredità, parassiti. Romanzo erotico, satira, quadro di costume, il Satyricon riunisce e rifiuta allo stesso tempo ogni definizione di genere, enigmatico e sfuggente come il suo autore.
 



Andrea Aragosti insegna Grammatica latina all’Università di Pisa. A Petronio ha dedicato vari studi di carattere narratologico, commenti e indagini sulla tradizione del testo.

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