Primo romanzo dell'autore, racconta la storia, ambientata nella Milano a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, della strana amicizia tra un ragazzo di buona famiglia e un ladruncolo, il Mangia. Mario, un sedicenne liceale, diventa amico del Mangia che, dopo averlo soprannominato lo Sbarbato, gli spalanca le porte del bar Torretti, dove conosce altri ragazzi – l'Ernesto del Tic che finge di avere tic nervosi, l'Angiolino, il Giulio Etabeta dalla faccia a triangolo, il Bianco che beve solo vino bianco, la Graschelli che con la Grace Kelly di Monaco non ha niente a che fare – che vivono ai margini della legalità credendo che tutto sia possibile, che ci si possa misurare contro tutti e tutto, alla ricerca di quella che suppongono essere l'avventura. Impara così a imbrogliare la famiglia, soprattutto il padre, ingegnere benpensante rigido e severo, a falsificare la pagella e a girare con il coltello. Mario e il Mangia stringono un legame proprio perché sono all'opposto e l'uno nell'altro vedono ciò che vorrebbero diventare: Mario è attratto dalla libertà dell'amico e il Mangia dal privilegio economico di Mario. Teatro di queste microstorie è una Milano che non c'è più e, sullo sfondo, la cronaca sociale e politica dell'Italia di quegli anni. “Lo Sbarbato” trascina, esalta, diverte e commuove. L'occasione per scoprire o recuperare la vena comica e satirica, ma anche malinconica e amara di un appassionato narratore della nostra storia.
Cartonato, sovracoperta p.253 p. Buono (Good) Segni d'uso e del tempo con piccoli strappi alla sovracoperta.Venditore:
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<p>Primo romanzo dell'autore, racconta la storia, ambientata nella Milano a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, della strana amicizia tra un ragazzo di buona famiglia e un ladruncolo, il Mangia. Mario, un sedicenne liceale, diventa amico del Mangia che, dopo averlo soprannominato lo Sbarbato, gli spalanca le porte del bar Torretti, dove conosce altri ragazzi &ndash; l'Ernesto del Tic che finge di avere tic nervosi, l'Angiolino, il Giulio Etabeta dalla faccia a triangolo, il Bianco che beve solo vino bianco, la Graschelli che con la Grace Kelly di Monaco non ha niente a che fare &ndash; che vivono ai margini della legalit&agrave; credendo che tutto sia possibile, che ci si possa misurare contro tutti e tutto, alla ricerca di quella che suppongono essere l'avventura. Impara cos&igrave; a imbrogliare la famiglia, soprattutto il padre, ingegnere benpensante rigido e severo, a falsificare la pagella e a girare con il coltello. Mario e il Mangia stringono un legame proprio perch&eacute; sono all'opposto e l'uno nell'altro vedono ci&ograve; che vorrebbero diventare: Mario &egrave; attratto dalla libert&agrave; dell'amico e il Mangia dal privilegio economico di Mario. Teatro di queste microstorie &egrave; una Milano che non c'&egrave; pi&ugrave; e, sullo sfondo, la cronaca sociale e politica dell'Italia di quegli anni. &ldquo;Lo Sbarbato&rdquo; trascina, esalta, diverte e commuove. L'occasione per scoprire o recuperare la vena comica e satirica, ma anche malinconica e amara di un appassionato narratore della nostra storia.</p> Cartonato, sovracoperta p.253 p. Buono (Good) Segni d'uso e del tempo con piccoli strappi alla sovracoperta.
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Anno edizione:1961
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