Scarfòj. Poesie
La vena poetica di Armando Azzini - che a lungo ha frequentato e studiato i poeti della scuola bresciana -, non è pervasa da un uso nostalgico e passatista del dialetto, né da un tentativo di rivitalizzazione folclorica di contesti rurali ormai dimenticati, bensì da una radicale tensione a decifrare la foresta di segni del presente. Innanzi tutto perché si riferisce alla vita vissuta, al quotidiano riletto da una sorta di coscienza interiore poetica che ne mette in luce i disagi, gli scarti fra idealità e concretezza, ma anche le attese e i tentativi di attingere spazi di respiro, di libertà, di realizzazione piena di sé. Si vede qui la grande lezione di Montale e di Luzi che Azzini ha a lungo interiorizzato e che traduce in molte liriche della raccolta in “messe a fuoco poetiche” che isolano e fanno emergere un sentimento, uno stato d’animo, uno sguardo intimo sulle cose della vita.
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Anno edizione:2025
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In commercio dal:1 ottobre 2025
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