Le schegge

Premetto che é il primo libro dell'autore che leggo ed è un genere che non leggo quasi mai e non prediligo. L'ho trovato scorrevole, scritto bene, ma anche piuttosto ripetitivo; ad un certo punto mi sono chiesta: "ma ci vogliamo dare una mossa?" e il tenore rimane piú o meno costante vivacizzandosi ovviamente verso le ultime 100 pagine. Per chi non lo avesse intuito, é molto esplicito e in alcuni punti cruento e assurdo con una dose di mistery che aleggia per tutta la vicenda, di cui non spoilero la risoluzione. Non é un bel mondo quello raccontato e alcuni personaggi mi sono stati antipatici come pochi, in primis il protagonista da cui occhi é narrata la vicenda, pessimo. Comunque, forse da quanto scritto sopra non si direbbe, ma tirando le somme mi é piaciuto e lasciandolo decantare ancora di piú.

Libro arrivato perfettamente imballato ed incelofanato

Non è disturbante come American Psycho, che consiglio di leggere prima perché ha dei riferimenti in linea con la storia. Narra la vita dello scrittore nell'ultimo anno di scuola alla Buckley, insieme al suo gruppo di amici Susan e Tom, Debby la sua ragazza per finta, Matt Keller, Ryan Vaughn. Sono tutti molto ricchi e la loro vita si svolge tra feste in piscina, uso di droghe e sedativi ipnotici, pranzi sotto il tendone del Papillon e allenamenti. Il rapporto tra loro sembra sincero ma non lo è, a Bret piacciono i ragazzi ma fa coppia con Debby Schaffer che ha un padre gay che è andato anche a letto con Bret. Tutto cambia quando arriva Robert Mallory, bello dal fisico scultoreo ma con un passato difficile. Iniziano a sparire dei ragazzi, vengono ritrovati morti dopo aver subito atroci sofferenze e tutti gli indizi, secondo l' autore, portano a Robert. Non sarà lui però il responsabile dello stravolgimento delle vite dei protagonisti, vittime a loro volta della stessa fragilità adolescenziale