Da una parte trovo una certa ridondanza nei temi e nei concetti espressi , dall'altra manca qualche spiegazione di approfondimento utile per chi , come me , è un profano del settore , ma si tratta comunque di un opera importante vista l'attualità , per non dire l'urgenza , dei temi affrontati. Personalmente io l'ho letto senza troppe pretese , cercando di capire a grandi linee il messaggio ( la cui paternità non è ascrivibile al solo autore ma a tutta una corrente disomogenea di pensatori ) che nello specifico sembra essere più rivolto al cosa fare ma non al come farlo . Del resto lo stesso autore si fa portavoce di una pluralità di autorevoli punti di vista e lascia intendere che decrescita non è una cosa ben specifica quanto un atteggiamento dinamico adattabile al cambiare delle situazioni.
La scommessa della decrescita
Il termine "decrescita" suona come una scommessa o una provocazione, nonostante la generale consapevolezza dell'incompatibilità di una crescita infinita in un pianeta dalle risorse limitate. L'oggetto di questo libro è incentrato sulla necessità di un cambiamento radicale. La scelta volontaria di una società che decresce è una scommessa che vale la pena di essere tentata per evitare un contraccolpo brutale e drammatico. Bisogna ripensare la società inventando un'altra logica sociale. Ma come costruire una società sostenibile, in particolare nel Sud del mondo? Bisogna quindi esplicitare i diversi momenti per poter raggiungere questo obiettivo: cambiare valori e concetti, mutare le strutture, rilocalizzare l'economia e la vita, rivedere nel profondo i nostri modi di uso dei prodotti, rispondere alla sfida dei paesi del Sud. Infine, bisogna garantire tramite misure appropriate la transizione dal nostro modello incentrato sulla crescita a una società della decrescita. Tutti temi questi che già a vario titolo compaiono nell'agenda politica di molti paesi europei, tra cui la Francia e la Germania, e che anche in Italia cominciano a definirsi in un tutto organico. Questo libro ne è il manifesto teorico.
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Autore:
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Edizione:6
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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alessio bosic 15 maggio 2018
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un libro che apre la mente sul nostro stile di vita contrario al vero benessere proponendo un ribaltamento della visione prettamente economicistica della società odierna. Leggerlo aiuta anche a sfatare miti sbagliati sul concetto di decrescita. Facile da leggere anche per i non addetti ai lavori.
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Andrea Giostra 28 aprile 2013
E' solo attraverso la società della decrescita che l'occidente può cambiare le sue sorti. Serge Latouche è stato il primo economista - già dagli anni settanta - che ha teorizzato questo approccio culturale ed economico, che ridà all'economia moderna una dimensione sostanziale: intesa come attività in grado di fornire i mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni delle persone, e non come crescita infinita in un mondo per definizione finito. Consigliato ai politici e a coloro che vorrebbero fare politica.
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